Gli Occhi della Guerra: Reporter Day

Emergency Live sostiene il progetto “Gli Occhi della Guerra” un’iniziativa editoriale che vuole incrementare e sviluppare il reportage d’inchiesta, anche con il crowdfunding. Gli Occhi della Guerra spinge il nostro sguardo verso quegli angoli di mondo e quelle tragedie che non possiamo o non vogliamo vedere. Nei reportage de “Gli Occhi della Guerra” appaiono non solo quelli che devono difendersi o vogliono attaccare altri esseri umani, ma anche quelli che corrono e soffrono per salvare vite; professionisti e volontari che mettono a repentaglio la vita nel prestare servizi di soccorso e di emergenza.

Questa settimana abbiamo deciso di riprendere l’iniziativa che Gli Occhi della Guerra organizzerà a giugno quando aprirà le porte della redazione di Milano per ospitare il “Reporter Day”: sarà una giornata dedicata a quanti hanno sempre sognato di fare il reporter ma non hanno ancora avuto l’occasione per dimostrare quanto valgono.

Forse ci conosci già…

Dal 2014 facciamo reportage per raccontare il mondo in presa diretta. In due anni abbiamo realizzato oltre 80 reportage dall’Asia alle Americhe passando per il Medio Oriente, l’Africa, l’Europa.

Non farti ingannare dal nome: non parliamo solo di guerra!

Siamo stati più volte in Iraq, in Afghanistan, in Siria, in Libia, in Ucraina – teatri di fatti che i media hanno raccontato poco e male –  ma siamo andati anche in Messico, in Repubblica Dominicana, in Vietnam, Francia, Ungheria, solo per citare alcuni dei Paesi dove non c’è in atto una guerra ma ci sono comunque storie che vale la pena raccontare.

Reporter Day 2017

Cerchiamo giornalisti, fotografi, video maker. Ma soprattutto cerchiamo passione e talento.

Mostraci chi sei e cosa sai fare: potresti essere tu uno dei protagonisti del Reporter Day.

I candidati presenteranno i loro lavori migliori e un progetto che hanno nel cassetto ad una commissione composta da professionisti del settore. La commissione sceglierà i due progetti migliori che verranno realizzati con copertura totale delle spese e quindi pubblicati su www.ilgiornale.it e www.gliocchidellaguerra.it .

Sei curioso?

Se sei curioso ed esprimi la tua curiosità attraverso le parole, le fotografie, i video, forse sei proprio tu la persona che stiamo cercando… Compila il form

Fonte

 

FOTO: 10/7/2010 Marjah, Helmand Province, Afghanistan. BRYAN DENTON PHOTO
Flight Medic SGT Ian Bugh of Charlie Co. 6-101st prepares to treat Private Ivan Sears, 20, 2-16 USMC who lost both of his legs after stepping on a Taliban improvised explosive device, immediately after picking up the wounded marine from the point of injury in southern Marjah, Helmand Province.
The Helicopter Medevac teams of Task Force Destiny, based at Forward Operating Base Dwyer in Afghanistan’s war-torn Helmand Province have a tough job. Servicing a large area that includes still restive southern Marjah, and much of the Helmand River Valley, TF Destiny answers the call to transport gravely wounded US Marines and Afghan civilians from the point of injury in the field to Role 3 trauma centers on bases in the area–often times landing under fire to extract Marines and soldiers that would otherwise succumb to their wounds. After the Medevac helicopter and it’s “chase” UH-60 Blackhawk companion aircraft get a call, they can be on the ground picking up a patient in as little as 20 minutes–delivering the fallen to a surgical theater within what flight medics refer to as “the golden hour”–or the hour after a catastrophic injury during which a patients transfer from basic battlefield triage care to a modern trauma surgical unit can mean the difference between life and death.

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