La chiamata al 118, ciò che il comune cittadino non immagina: ecco cosa succede

La chiamata al 118 è un gesto compiuto migliaia di volte dai cittadini di ogni parte d’Italia. Oggi cerchiamo di spiegare, non al soccorritore ma proprio al cittadino cosa succede “dall’altra parte”, cioè quali meccanismi non visibili vengono attivati quando si attiva una Centrale Operativa.

Già, concetto ai più sconosciuto rispetto ad una chiamata al 118: quello della Centrale Operativa

La Centrale Operativa del 118, innanzitutto, non è un semplice call center nazionale: è il luogo nel quale vengono analizzate e gestite le emergenze territoriali.

Innanzitutto, come dicevamo, la centrale operativa è il luogo che riceve segnalazioni di vario tipo.

Queste includono:

    • Telefonate da parte di ogni cittadino che ha bisogno di soccorso
    • Richieste da altri organi competenti per la gestione delle emergenze (Es: in un incendio, se devono intervenire i vigili del fuoco ma c’è anche bisogno d’un ambulanza)
    • Segnalazioni rinvenute anche per via digitale

Solitamente questa centrale risponde al numero 118, ma si sta adottando un sistema che integra il numero 112 come sistema unico per la gestione delle emergenze.

Sono in tal senso molte le regioni che hanno già effettuato il “passaggio”.

E… tranquillizzatevi: che chiamate il 112 o che digitiate il tradizionale 118, sarà sempre una Centrale Operativa, a rispondervi.

Quindi personale formato e molto preparato.

I doveri della centrale operativa 118 ovviamente non si fermano alla mera ricezione della chiamata, che rappresenta anzi il semplice primo anello di una lunga catena, la catena del soccorso

A seconda del tipo di chiamata, un operatore del 118 dovrà anche gestire altri aspetti della telefonata o della segnalazione.

In questo caso:

    • Deve individuare, segnalare e dirigere il più vicino mezzo di soccorso sul luogo. Questo naturalmente include anche l’identificazione del tipo di mezzo da usare (Eliambulanza, Ambulanza con un equipaggio MSB, MSBA, e così via). Opportunatamente l’operatore può passare il numero all’equipaggio a bordo dell’ambulanza o del mezzo, in modo che possano entrare in contatto con chi ha effettuato la segnalazione.
    • Deve fornire tutte le istruzioni necessarie alla persona che ha effettuato la segnalazione, chiedendo dettagli sul luogo o altri fattori per fare in modo che il mezzo di soccorso arrivi con successo ed in maniera spedita. Questo include anche la richiesta di sintomi, quanti feriti sono presenti, e così via per fare in modo di mandare il mezzo con l’equipaggiamento corretto.
    • Eventualmente può anche gestire la chiamandola passandola a vigili del fuoco, carabinieri o polizia, se nella segnalazione sono inclusi eventi di loro competenza (Es: incendio, tentato omicidio, ect).
    • Se possibile l’operatore del 118 fornirà sempre istruzioni su come ridurre il rischio di morte per la persona che ha bisogno di soccorso, come alleviarne la circolazione sanguigna o come tamponare un emorragia.

Da come si può comprendere un operatore non è un semplice “smistatore”, sa anche identificare la gravità del problema e segnalare perciò ai mezzi competenti dove agire, e come prepararsi.

In aggiunta l’operatore è anche pronto ad offrire supporto emotivo ed è capace di fornire istruzioni che possono potenzialmente salvare la vita a chi è in pericolo di vita.

E’ un non detto dei manuali, ma il tranquillizzare chi chiama e dare precise e semplici indicazioni è una delle peculiarità del bravo operatore di Centrale operativa.

Il numero di centrali operative al giorno d’oggi è significativo: si è ormai oltre le 70 C.O. attualmente attive in Italia, di cui una certa percentuale ha adottato la numerazione unica 112 per la gestione delle emergenze.

Da non dimenticare mai comunque, è il personale che lavora all’interno d’una centrale operativa 118.

Vi è innanzitutto un medico responsabile, che deve avere come preferenza di specializzazione le pratiche per l’anestesia e rianimazione.

Questo medico responsabile ha in gestione non poche competenze che riguardano una centrale operativa.

Queste includono:

    • La gestione del personale interno alla centrale, con anche la sua propria guardia medica.
    • Il coordinamento dei mezzi al livello operativo, così come la definizione di tutte le linee d’indirizzamento per la formazione e l’aggiornamento degli stessi.
    • La tenuta specifica dei protocolli operativi interni alla centrale, con una definizione aggiornata sugli ultimi dettagli.
    • Tutta l’organizzazione che riguarda i fattori tecnici della centrale, anche in relazione con altre strutture per la gestione d’emergenze non sanitarie.

Nella centrale operativa è presente anche personale specializzato, che come detto non svolge compiti di semplice ricezione della segnalazione: è richiesta una profonda conoscenza della gestione degli stati d’animo e dei mezzi in dotazione alla centrale operativa per svolgere proficuamente questa difficilissima mansione.

Perciò, quando chiamate il 118 siate calmi e confidate sulla preparazione di chi vi sta ascoltando: è certamente la via più rapida per risolvere il problema che state affrontando.

Da non dimenticare anche la presenza del personale infermieristico con specializzazione in aree critiche.

Gli infermieri sono essenziali per giudicare adeguatamente l’entità dell’emergenza.

Una centrale operativa 118 è quindi una struttura completa che è capace di gestire le più serie emergenze sul territorio italiano: partendo da questa consapevolezza, al cittadino non rimane che dare indicazioni precise e seguire con attenzione le indicazioni ricevute.

Per approfondire:

Comunicazioni tra soccorritore in ambulanza e centrale operativa 118/112: ad Arezzo 45 caschi con videocamera / VIDEO

“Adesso arriva l’ambulanza”: già, ma cosa c’è dietro ad una chiamata al 118?

Chi dirige i soccorritori sul territorio? Ruoli e funzioni di un direttore 118

Fonti:

https://www.sis118.it/wp-content/uploads/2016/06/Standard_118.pdf

http://www.asst-lecco.it/informazioni-utili/118-tutto-quello-che-devi-sapere/

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