Ripartire lavorando, ripartire dal lavoro. Raccolta fondi per una mungitrice mobile da dislocare sul territorio del sisma

image-3AMATRICE – Traccia un quadro chiaro dell’attuale situazione nei comuni devastati dal sisma, Angela Caprio, governatore della Misericordia di Roccasecca. La prima squadra ad arrivare in quella infausta notte di “rottura” della terra. Una notte che in Europa e nel mondo è stata vissuta, condivisa, sofferta grazie alle prime testimonianze dei volontari. Ora siamo al primo dei tanti punti di svolta: l’economia locale che rischia di affossarsi. E’ basata sull’allevamento bovino e le mucche vanno munte d’urgenza. A questo si aggiungono le reali difficoltà descritte da chi realmente vive la zona e non la guarda certo passivamente dai media. Senza filtri, quindi l’appello della governatrice.

“La nostra squadra – ricorda Angela Caprio – è arrivata subito sul posto. La gente ci ha accolto, meravigliata per la rapidità. In brevissimo tempo tutti gli sfollati avevano un tetto sotto cui ripararsi, luce, acqua, bagni e docce. Tutto l’indispensabile per fronteggiare l’emergenza. Noi saremmo stati in grado di accelerare ulteriormente i tempi, ma abbiamo atteso l’attivazione del Dipartimento, senza il quale non è possibile assumere iniziative”. E ancora: “Noi abbiamo iniziato a montare il campo immediatamente. Già mercoledì sera avevamo luce e tende, ma tutto era delle Misericordie. Giovedì il campo era funzionante a pieno regime per tutti – racconta – . La cucina, grandissima, era già stata montata dalla Misericordia di Atripalda. Adesso è stata montata una cucina proveniente da Empoli, più piccola, per le effettive esigenze della popolazione”. L’esperienza e la tecnologia ha reso immediati i soccorsi. Tornando all’emergenza-latte, la sua gestione è dell’Ufficio regionale dell’Assessorato all’Agricoltura, coordinato dall’assessore Carlo Hausman. La mungitrice per i 400 bovini degli allevatori è stata trovata (sono poche quelle disponibili nel Paese): “C’era bisogno di quella mobile – dice – e ne servirebbero almeno due. Ne abbiamo affittata una per sei mesi, la dovremmo prendere a breve, il costo è sui 10000 euro. Con il Latte Amatrice ripartirebbe, la sua economia è bovina. Noi dobbiamo aiutare gli allevatori. Non vogliono mangiare, ma far mangiare, adesso, i loro animali, mantenedoli in loco. La gente che ci vuole inviare vestiti, sappia che non servono. Occorrono risorse per far restare gli allevatori a casa loro, senza snaturare la nostra vocazione. Abbiamo aperto un conto corrente che immette le risorse direttamente agli allevatori. La società che sta preparando l’attrezzo, ovviamente, chiede il dovuto, ma noi siamo solo 50 volontari e non abbiamo quei 10 mila euro disponibili. La mungitrice mungerebbe 4 capi in contemporanea. Inoltre, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio ha già predisposto una turnazione delle mungiture perché essa si sposti in modo programmato sul territorio, aiutando gli allevatori. Sarebbe bellissimo che la Sicilia crei un “ponte di Misericordia” col Lazio. L’urgenza è anche questa, adesso. E la Sicilia ha un grande cuore”.

 

Fonte: 2minutiweb

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