Se il paziente denuncia il medico e perde, quando il professionista si rivale sono guai...

Questa storia arriva da Arezzo e l’ha pubblicata in anteprima La Nazione. E’ una storia particolare ma dimostra che a volte la perseveranza non porta a buoni risultati. La vicenda riguarda una paziente e tre medici oculisti. La donna nel 2006 ha denunciato i professionisti per la prescrizione di un farmaco che – a suo dire – avrebbe aggravato una patologia di cui soffriva, costringendola ad un intervento chirurgico a Torino. Secondo la donna infatti il farmaco cortisonico – che era somministrato per curare un’infezione grave ad un occhio – non era giusto e per questo si era rivolta ad un avvocato, con cui aveva presentato denuncia in Procura. La perizia successiva alla denunicia della donna non aveva dimostrato nessuna responsabilità precisa del farmaco e delle indicazioni date dai medici, così i PM avevano richiesta per due volte l’archiviazione. Ma la donna si è sempre opposta a tale richiesta, ottenendo anche un supplemento d’indagini. Contesta una volta, contesta due volte… alla terza richiesta di archiviazione uno dei tre medici ha presentato querela contro la donna per calunnia. Anche perché il medico chiamato in causa dalla donna, al momento della prescrizione contestata, si trovava in vacanza, come riporta la Nazione. Il Giudice che ha esaminato il caso ha concluso rapidamente il procedimento dando ragione al professionisto e condannando la donna al pagamento delle spese processuali, che a forza di opposizioni e supplementi d’indagini erano saliti a ben 20.000 euro.

 

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