Elisoccorso H24: il confronto Italia-Svizzera e le rotte PBN. Parliamo con un pilota di REGA

L’elisoccorso H24 con possibilità di operare senza problemi di meteo o di visibilità è legata in Italia all’apertura delle rotte PBN, che sono un importante strumento da affiancare alla navigazione con i NVG (night vision goggle). Durante HEMS 2017 si è svolto un importante incontro che ha dato modo all’Italia di vedere e capire come la vicina Svizzera sta implementando il progetto di rotte PBN, che permettono di bypassare le problematiche relative al volo in condizioni di meteo complesse. Le rotte di questo tipo sono molto importanti ma la loro messa in pratica non è indenne da problematiche. REGA sta infatti lavorando da 10 anni affinché il PBN sia utilizzabile anche quando il controllo aereo non è disponibile. Oggi infatti – lo hanno spiegato ENAC ed ENAV – l’implementazione delle rotte PBN per gli elicotteri è estremamente importante, perché le procedure basate su criteri GNSS permetterebbero di rendere il trasporto sanitario in elicottero più efficente. Le condizioni meteo hanno condizionato per anni il volo, e pur avendo velivoli certificati per le operazioni IFR, spesso gli elicotteri sono condizionati a dover seguire procedure sviluppate per i velivoli ad ala fissa. ENAC ed ENAV hanno lavorato negli anni per introdurre le rotte low-level IFR fra i 3.000 e i 5.000 piedi, basate su specifiche RNAV1/RNAV2, hanno lavorato sull’introduzione di approcci dedicati e procedure di volo da e per basi o punti di atterraggio dedicati.

La discussione durante HEMS 2017 è stata molto interessante e portiamo qui le esperienze del lead pilot Mario Agustoni, che ha confrontato l’attuale situazione di volo di REGA con ciò che avviene in Italia.

 

INTERESSANTE AGGIORNAMENTO: IN SVIZZERA SBLOCCATE ALCUNE AREE LFN

Per la Rega il Natale ha portato una grande notizia: l’ente federale dell’aviazione civile UFAC ha concesso alla compagnia di soccorso aereo di utilizzare 24 ore su 24 ampie aree della rete Low Flight Network (facenti parte delle aree G) anche con condizioni di visiblità scarse. Questo permette – secondo REGA – di ampliare la rete dei servizi e mettere in pratica ogni anno circa 300 soccorsi in più.
Da tempo, la Rega insieme alle Forze aere svizzere, alla società di controllo del traffico aereo Skyguide e all’Ufficio federale dell’aviazione civile, lavora alla realizzazione e messa in funzione del cosiddetto Low Flight Network (LFN). La rete nazionale di corridoi di volo strumentale, basata sulla navigazione satellitare, collega fra loro aeroporti, ospedali ed elibasi della Rega. L’elicottero, grazie all’autopilota, può viaggiare come su un’autostrada sulla rotta di volo registrata nel computer di bordo: un miglioramento sensibile a livello di sicurezza e la premessa necessaria affinché gli elicotteri possano volare con il sistema di volo strumentale (IFR), anche in condizioni di scarsa visibilità.

I voli d’approccio IFR per la Rega sono ora possibili anche fuori orario

Diversi segmenti della rete Low Flight Network, ad esempio la procedura di avvicinamento IFR agli aeroporti militari di Emmen e di Meiringen, come pure quella per l’avvicinamento
all’eliporto dell’ospedale Insel di Berna, sono stati utilizzati con successo dalla Rega, però solo di giorno, durante l’operatività della rispettiva infrastruttura. Un esempio: alle ore 9 di mattina, un pilota d’elicottero della Rega ha sfruttato l’avvicinamento in modalità IFR all’aeroporto militare di Emmen per oltrepassare la coltre di nebbia alta e, sotto il fitto strato ha potuto prendere a bordo un paziente e portarlo all’Ospedale cantonale di Lucerna. Lo stesso volo, prima non era autorizzato dopo le ore 17 né durante il fine settimana. Poiché i voli di soccorso non conoscono orari, per la Rega è essenziale poter utilizzare alcune rotte LFN e approcci IFR, anche fuori orario.

Una pietra miliare per il progetto Low Flight Network

Con la concessione attribuita il 23 dicembre 2017 dall’UFAC è stato superato un grosso ostacolo sulla via dell’ulteriore ampliamento del Low Flight Network. «Sono estremamente soddisfatto che, insieme con l’UFAC abbiamo fatto un enorme passo avanti – dichiara Ernst Kohler, CEO della Rega –.  Grazie alle nuove possibilità, gli equipaggi Rega potranno aiutare più persone e volare in maggiore sicurezza». Christian Hegner, direttore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile aggiunge come «La Rega ha fatto un importante lavoro da pionieri, integrando l’LFN nel sistema aeronautico svizzero e, con ciò aprirlo in una seconda fase anche ad altri utenti». Nelle prossime fasi previste in futuro, l’utilizzo dell’intera rete LFN dovrà essere possibile anche durante la notte e si dovrà poter collegare altri ospedali e regioni, per esempio l’Engadina. Inoltre, la Rega vorrebbe poter utilizzare le rotte di avvicinamento militari anche fuori orario e senza limite. «Con questo progetto, in stretta collaborazione con le Forze aeree svizzere facciamo un lavoro da pionieri che suscita l’attenzione del mondo intero. Sono sicuro che i pazienti trarranno beneficio dai nostri sforzi in loro favore» conclude Heinz Leibundgut, capo dei piloti di elicottero della Rega e grande promotore della visione Rega.

Prestazioni sanitarie migliorate per la Svizzera centrale, l’Oberland bernese e il Ticino

Presto, dopo l’Ospedale Insel di Berna, anche l’Ospedale cantonale di Lucerna, come secondo nosocomio della Svizzera, disporrà del sistema d’approccio IFR. Con l’autorizzazione straordinaria per l’uso degli avvicinamenti fuori orario agli aeroporti militari di Emmen e di Meiringen e gli approcci IFR previsti per inizio 2018 agli ospedali di Lucerna e di Interlaken, la Rega può collegare le regioni della Svizzera centrale e dell’Oberland bernese all’LFN. Per le popolazioni delle due regioni ciò significa un miglioramento del soccorso aereo medicalizzato. Anche gli abitanti del Ticino trarranno benefici dal permesso straordinario dell’UFAC: ora gli elicotteri di salvataggio della Rega possono volare sulla rotta nord – sud sopra il Gottardo anche di notte. Assieme all’avvicinamento IFR su Emmen, la popolazione ticinese è collegata meglio all’Ospedale cantonale di Lucerna di livello universitario, specialmente in casi complessi come parti prematuri. Secondo il mandato di prestazione degli ospedali, capita che simili casi debbano essere trasferiti dal Ticino all’Ospedale cantonale di Lucerna, rispettivamente al reparto neonatologia della Clinica pediatrica di Lucerna.

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