Terremoto: Cosa avere in un piccolo zaino per sopravvivere 24 ore a una catastrofe?

Ischia1-990x647Avremmo voluto rilanciare le buone norme di comportamento in caso di terremoto nel giorno dell’anniversario di Amatrice. Dobbiamo farlo oggi dopo il sisma di Ischia che ha portato altri 2 morti e diversi crolli, nonché un numero di sfollati superiore alle 2.600 persone. E’ bene ricordare che la resilienza, cioè la capacità di farsi trovare pronti in caso di emergenza per ridurre al minimo i disagi, è un concetto importante che parte dalle dotazioni.

Se si vive in un’area dove potrebbero esserci terremoti, oppure alluvioni o frane, in generale eventi catastrofici che costringono le persone a scappare di casa in pochi minuti, bisogna essere pronti. Serve un kit di sopravvivenza basilare, in uno zaino pronto da prendere al volo e che garantisca una sopravvivenza e una capacità di comunicazione per le prime 24 ore dopo l’evento catastrofico. Si è visto ad Amatrice, dove i soccorsi – pur partiti immediatamente – ci hanno messo diverso tempo per arrivare in loco. Si è visto con il dramma della tempesta di neve in Abruzzo, con persone isolate in casa per giorni dai cumuli nevosi impressionanti. Si vede ancora oggi a Ischia dove le persone passeranno molto tempo in attesa dei traghetti per andare dall’isola a Napoli.

Cosa avere in un piccolo zaino per sopravvivere 24 ore a una catastrofe?

Affinché il nucleo familiare sia in grado di sopportare difficoltà banali ma che – in situazioni di massa – diventano problemi insostenibili, bisogna procurarsi uno zaino da emergenza.

La Commissione Europea, prendendo spunto dalle indicazioni della FEMA (Agenzia federale americana della protezione civile) ha pubblicato una semplice infografica in collaborazione con la federazione internazionale della Croce Rossa che tiene conto delle venti cose che devono essere sempre presenti in uno zaino di emergenza, che deve essere sempre tenuto in un punto facilmente raggiungibile prima della evacuazione dalla propria abitazione.

Gli zaini dovranno essere uno per ogni componente del nucleo familiare. Chiaramente in presenza di bimbi piccoli il materiale dovrà essere diviso fra i genitori, ma se il bimbo può portare uno zaino, la responsabilizzazione di un dispositivo solo per il piccolo è un utile strumento di gioco per evitare che la tragicità degli eventi colpisca in maniera grave una mente giovanissima e sensibile.

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  • Copie dei documenti personali
  • Contatti di emergenza e dei familiari
  • Pen drive USB con le documentazioni più importanti (documenti e schede sanitarie)
  • Copia delle chiavi di casa e della macchina
  • Denaro contante (anche 100 euro sono sufficienti)
  • Mappa dei luoghi circostanti (non è detto che i luoghi dopo un terremoto siano facilmente riconoscibili)
  • Acqua potabile (almeno 1 litro in ogni zaino)
  • Kit di pronto soccorso
  • Torcia a batterie o ricaricabile a molla
  • Materiale per la sanificazione e l’ igiene personale (gel disinfettante, sapone e un asciugamano)
  • Cibi a lunga conservazione (cioccolato, miele, gallette)
  • Medicine generiche e copia di ricette per farmaci particolari (per esempio chi prende cardioaspirina)
  • Accendini (almeno 2)
  • Coltellino multiuso (i tipici coltellini svizzeri)
  • Batterie di riserva (almeno 4)
  • Una radio portatile per essere aggiornati su comunicazioni alla popolazione
  • Blocknotes con piano di emergenza o di evacuazione (chi avvisare, chi chiamare, a chi fare riferimento)
  • Un telefono cellulare con caricabatteria a celle solari o batterie di riserva
  • Pochi giochi per bambini di piccole dimensioni

 Ricordate sempre le regole fondamentali da applicare quando c’è un terremoto

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