Caldo: le linee guida del Ministero della Salute

Caldo: come difendersi, le linee guida del Ministero della Salute

Difendersi dal caldo grazie ad alcune buone pratiche. Questo il senso delle nuove linee guida diffuse dal Ministero della Salute per questa estate . Appena entrata in vigore, la stagione estiva promette di essere tra le più difficili dal punto di vista delle temperature.

Molti sono i rischi legati al caldo, non soltanto per bambini e anziani. L’assenza di cautela può mettere in pericolo anche gli altri, non solo chi è incluso, per età o profilo clinico, tra i soggetti più sensibili. L’eccesso di calore tipico delle giornate estive può favorire, spiega il Ministero della Salute, anche nascite pre-termine o danni al sistema nervoso centrale e a quello circolatorio.

Rientra nelle operazioni a tutela della salute pubblica la diffusione da parte del Ministero della Salute di linee guida mirate, la cui definizione rientra tra quanto previsto dal “Piano Operativo Nazionale della Prevenzione effetti del caldo sulla salute”.

Si tratta di un vero e proprio decalogo quello diffuso dal Ministero della Salute, utile a ridurre i rischi legati alle previste ondate di calore estive:

  1. Abbigliamento – Dovrà essere leggero e adeguato alle proprie esigenze, a seconda che ci si trovi all’aperto o all’interno delle mura domestiche. Nel possibile sarà opportuno scegliere capi realizzati con fibre naturali e che favoriscono la respirazione della pelle. Non bisogna inoltre dimenticare di proteggere il capo con un cappello qualora si esca nelle ore più calde della giornata.
  2. Temperatura a casa e al lavoro – Rinfrescare l’abitazione o la sede lavorativa è importante durante le calde giornate estive. È consigliato in questo caso di chiudere finestre, persiane e tapparelle nelle ore più calde, preferendo aprirle nelle ore più fresche (serali o notturne). Qualora si decida di utilizzare un condizionatore d’aria si dovrà evitare una temperatura troppo bassa, ma impostarla tra i 25 e i 27 gradi. Ricordarsi inoltre di effettuare con regolarità la pulizia dei filtri e di coprirsi passando da un ambiente caldo a uno più freddo.
  3. Temperatura corporea – Opportuno quando fa molto caldo ridurre la temperatura corporea attraverso il ricorso a bagni e docce con acqua tiepida o bagnando viso e braccia con acqua fresca.
  4. Attività fisica – Evitare di svolgere esercizio fisico nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18), prestando attenzione al mantenere un adeguato grado di idratazione e reintegrando i liquidi persi con il sudore.
  5. Uscire all’aperto – Quando possibile evitare di uscire di casa tra le 11 e le 18. Se proprio necessario laddove possibile utilizzare strade secondarie e/o poco trafficate: questo in relazione al rischio ozono, che tende a concentrarsi nell’aria (durante le giornate più calde) fino a livelli di tossicità; a rischio soprattutto soggetti asmatici e affetti da BPCO (bronco-pneumopatia cronico ostruttiva).
  6. Lavorare all’esterno – Non sottovalutare il rischio calore anche se si è abituati a lavorare all’aperto, ma prestare attenzione alla possibilità di incappare in disidratazione, colpo di calore o eccessiva esposizione alle radiazioni solari. Consigliati per questo creme solari protettive, vestiti leggeri e traspiranti, occhiali da sole, copricapo e una costante e adeguata idratazione e reintegrazione dei liquidi persi.
  7. Alimentazione e idratazione – Quando fa caldo il quantitativo di acqua consigliato al giorno sale a 2 litri o più, qualora vengano fornite dal proprio medico curante specifiche indicazioni. Evitare invece le bevande alcoliche e ridurre i consumi di bevande gassate o troppo fredde. L’alimentazione consigliata prevede invece frutta e verdura ricche di acqua e cibi leggeri, facilmente digeribili. Prestare ulteriore attenzione alla conservazione degli alimenti in quanto il caldo può favorire la proliferazione dei germi.
  8. Auto – Non mettere in viaggio con la propria auto qualora questa sia stata per molto tempo al sole. Aprire gli sportelli e tenerli aperti per qualche minuto così da far scendere la temperatura interna all’abitacolo, poi mettersi in marchia a finestrini abbassati finché necessario o utilizzare se previsto il climatizzatore (sempre evitando di ridurre la temperatura al di sotto dei 25/27 gradi). Non lasciare mai esseri umani o animali da soli in un’auto al sole, e allertare le autorità attraverso il 112 (numero unico europeo per le emergenze) qualora doveste avvistare un veicolo incustodito con bambini o animali a bordo.
  9. Farmaci – Chi si trova costretto a seguire terapie farmacologiche dovrà fare i conti con i rischi che l’eccesso di calore e l’esposizione ai raggi solari diretti possono interessare i farmaci. Qualora si tratti di medicinali che necessitano di essere conservati a una temperatura inferiore ai 23-25 gradi è preferibile, spiega il Ministero della Salute, conservarli in frigo.
  10. Soggetti a rischio – Anziani e chi è affetto da patologie respiratorie o cardiache non dovrebbero mai sottovalutare eventuali sintomi, anche leggeri, legati all’aumento delle temperature tipico del periodo estivo. Qualora seguano terapie farmacologiche dovranno chiedere consiglio al proprio medico curante prima di variare la terapia, comunicando tempestivamente qualsiasi malessere e non interrompendo per proprio conto l’assunzione dei farmaci. Dovranno inoltre prestare particolari attenzioni anche le donne durante la gravidanza.

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