Città e fiumi, #acquesicure rilancia la sfida di buona convivenza fra città, uomini e fiumi

#acquesicure è un progetto nato in collaborazione con Finmeccanica che, oggi 31 agosto, vedrà impegnati a EXPO2015 Ministero dell’Ambiente, Società Meteorologica Italiana e sindaci delle città più colpite dalle ultime alluvioni, che insieme al Presidente della Struttura di Missione #Italiasicura cercheranno di analizzare quello che è un rapporto millenario ma pieno di insidie, cioè il legame fra uomini, centri urbani e fiumi.

Le città italiane hanno costruito la loro storia su fiumi non sempre facili da controllarae. Per questo oggi 31 agosto a Milano #italiasicura, Ministero dell’Ambiente e Finmeccanica hanno deciso di incontrarsi con le amministrazioni locali per capire come sviluppare un percorso da seguire per ridare la giusta centralità ai fiumi delle nostre città, per farli tornare ad essere risorsa per la comunità e non più solo un problema. Ne parleranno il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il climatologo e giornalista scientifico Luca Mercalli, Il Sindaco di Genova, Marco Doria, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e Mauro Grassi della Struttura di Missione di Palazzo Chigi #italiasicura con altri amministratori e rappresentanti del mondo dell’impresa che si ritroveranno all’EXPO.


Quello fra città e fiumi è ormai un tema che trova spazio nelle cronache solo quando ci sono problemi di inquinamento o peggio, esondazioni, danni e vittime. Un rapporto da ripensare e ricostruire, i fiumi delle nostre città hanno gradualmente perso il legame con il territorio che li circonda.

Con l’obiettivo di avviare una riflessione sul rapporto fra centri urbani, fiumi e cittadini, #italiasicura, la Struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, in collaborazione con Finmeccanica – da 30 anni leader nell’utilizzo di tecnologie satellitari per il monitoraggio del territorio e la gestione e il contrasto dei rischi naturali – il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture, e Utilitalia ha riunito nella stessa sala amministratori, manager, giornalisti e climatologi. Un percorso che parte dalla qualità delle acque e arriva alla messa in sicurezza delle aree urbane esposte al rischio alluvione, il tutto nello scenario del cambiamento del clima che rende ancora più urgente e complesso il lavoro. L’appuntamento è per il 31 agosto, alle ore 10 all’EXPO di Milano, Palazzo Italia, Auditorium – Centro Congressi. Sarà possibile seguire l’evento con la diretta twitter su @italia_sicura #acquesicure e in streaming su italiasicura.governo.it.

 

 

 

ORE 10.00 – 10.30                   APERTURA DEI LAVORI

Come cambia il clima nelle nostre città

Luca Mercalli – Presidente della Società Meteorologia Italiana

 

O RE 10.30 – 11.30                   ACQUE SICURE

Presentazione del piano di interventi strutturali per le 14 aree metropolitane

Mauro Grassi – Direttore #italiasicura

Strumenti tecnologici per il controllo della sicurezza dei fiumi

Roberto Oreficini – Protezione Civile Nazionale

Mauro Moretti – Amministratore Delegato Finmeccanica

Il caso Liguria

Giovanni Toti – Presidente Regione Liguria

Marco Doria – Sindaco di Genova

 

ORE 11.30 – 12.30                   ACQUE PULITE

Interventi:

Inquinamento e tutela delle acque delle nostre città

Giulio Conte – Ambiente Italia

Giovanni Valotti – Presidente Utilitalia

Federica Fratoni – Assessore Regione Toscana

 

ORE 12-30                               CONCLUSIONI

Gian Luca Galletti – Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

 

 

■ PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA

I fiumi sono stati nella storia dell’uomo e del suo insediamento sul territorio l’elemento principale di attrazione e di localizzazione. L’acqua e il suo fluire sono stati fattori di sviluppo economico e di raggiungimento di più elevati standard di vita civile: la struttura tipica della città prevede la presenza di un fiume, che si integra con il tessuto urbano e lo fa vivere.

Nel tempo, ed in particolare nell’ultimo secolo di intenso sviluppo e di intensa urbanizzazione, l’equilibrio fra il fiume e la città sì è spezzato mettendo in evidenza forti elementi di criticità: l’acqua dei fiumi e diventata sempre più inquinata a causa degli scarichi civili e industriali solo parzialmente depurati, la gestione delle piene è diventata sempre più difficile a causa della diffusa, e troppo spesso indiscriminata, urbanizzazione dei suoli nelle aree che erano naturale spazio di esondazione del fiume o a causa di interventi idraulici tesi a modificare, raddrizzare, incanalare in maniera innaturale il normale corso ed espansione del fiume.

I territori dissestati dall’abusivismo non reggono le prove del clima in trasformazione, e le spese necessarie per porre rimedio ai danni provocati dalle cosiddette bombe d’acqua sono in realtà molto più alte degli investimenti che si dovrebbero fare per prevenirle.

Il fiume e diventato così “altro” dalla città e da amico e diventato nemico ed estraneo per i cittadini. Qualcosa da coprire, tombare, arginare; qualcosa da cui allontanare la vita quotidiana e sociale della città.

I territori dissestati dall’abusivismo non reggono le prove del clima in trasformazione, e le spese necessarie per porre rimedio ai danni provocati dalle cosiddette bombe d’acqua sono in realtà molto più alte degli investimenti che si dovrebbero fare per prevenirle.

Il fiume e diventato così “altro” dalla città e da amico e diventato nemico ed estraneo per i cittadini. Qualcosa da coprire, tombare, arginare; qualcosa da cui allontanare la vita quotidiana e sociale della città.

Le due direttive europee sulle acque e sulla difesa dalle alluvioni segnano la strada per il recupero di un rapporto proficuo fra il fiume e la città. Da una parte, la qualità delle acque che attraversano le città: occorre pulirle e disinquinarle, per restituire i fiumi alle città, perché tornino a svolgere il loro ruolo di luogo di vita sociale, di benessere e bellezza per la città. Dall’altra, si deve tornare ad offrire ai cittadini un rapporto sicuro e rispettoso con i propri fiumi. Il fiume che fa paura ogni volta che le piogge lo ingrossano, è un fiume nemico. Occorre invece che l’esondazione torni ad essere un fenomeno eccezionale ma possibile, da prevenire ed evitare, ma anche da affrontare quando accade, predisponendo piani di controllo e di alleggerimento programmato della pressione fluviale.

Il piano per le aree metropolitane ha questa natura. Acque pulite e acque sicure. Per ridare il fiume ai cittadini e per ridare sicurezza alle comunità, capaci di convivenza con il susseguirsi naturale delle diverse, e a volte tumultuose portate del fiume.

Al convegno, organizzato in collaborazione con Finmeccanica e che avrà come tema la sfida della modernizzazione del ciclo dell’acqua, saranno presenti esperti di gestione delle acque, biologi, esponenti istituzionali, sono stati invitati a partecipare il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti e il Ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, CNR, Ispra e in collaborazione con il Festival dell’Acqua.

 

■ BACKGROUND

Il tema selezionato dall’Esposizione Universale in corso a Milano è “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, si tratta di un tema direttamente correlato con molti aspetti che giocano intorno allo sviluppo sostenibile. L’Expo sarà uno straordinario evento universale che intende affrontare la tematica universale e complessa della nutrizione da un punto di vista ambientale, storico, culturale, antropologico, medico, tecnico-scientifico ed economico. Il filo conduttore di tale riflessione sarà il concetto di sostenibilità, ambientale, sociale ed economica. Tuttavia il tema Expo ha inevitabilmente portato con sé altre questioni cruciali: prime fra tutte, la rigenerazione urbana ma anche la qualità dell’acqua e il dissesto idrogeologico, in particolare nelle aree più urbanizzate, e il consumo di suolo, temi non solo attuali ma strettamente connessi. Noi sappiamo come la stessa realizzazione degli spazi di Expo a Milano sia stata dettata da criteri ecocompatibili: dagli spazi dedicati al verde, agli elevati standard internazionali da rispettare nella costruzione degli edifici, alle soluzioni più all’avanguardia per ridurre lo spreco di energia e di risorse naturali. Dunque l’expo è un’occasione di sviluppo sostenibile.

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