Continua l'emergenza frane nel parmense

Quello che sta accadendo in questi giorni a Tizzano e su tutto l’appennino tosco-emiliano, nelle provincie di Parma, Reggio Emilia e Bologna è davvero qualcosa di spaventoso. Il dissesto idrogeologico non sta risparmiando queste pendici appenniniche che si stanno pian piano sbriciolando giorno dopo giorno senza dare il minimo cenno di assestamento.

Il Sindaco di Tizzano, Amilcare Bodria, geologo di formazione, non ha dubbi sulla situazione che può davvero degenerare e si teme che le istituzioni possano abbandonare al proprio destino il piccolo paesino della provincia di Parma.

Le frane hanno già colpito nei giorni precedenti; strade devastate, capannoni distrutti e diverse abitazioni rimaste isolate. I soccorsi sono stati effettuati in tutti i modi con un cospicuo aiuto da parte di pattuglie di volontari che si sono adoperati con grande impegno per placare l’ira della montagna.

Montagne le quali da tempo vertono in una ‘condizione dissestata’ sulla quale si sarebbe dovuti intervenire con maggiore anticipo onde evitare ciò che sta accadendo in queste ore.

Si chiama invece interferometro lo strumento che mercoledì i geologi dell’Universita’ di Firenze, centro di riferimento per il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, hanno posto lungo la corona della frana di Capriglio, sempre in provincia di Parma.

Il sistema permetterà di monitorare in tempo reale i movimenti della frana, che ha un fronte di circa 2 km e minaccia altri paesi nelle vicinanze.

Ad oggi sono 5 le frazioni isolate, 27 gli sfollati, e il fronte della frana dista solamente 500 metri da alcune abitazioni.

Qua sotto alcune foto delle ultime operazioni effettuate dai soccorritori e dai volontari in diverse province emiliane colpite dall’emergenza frane.

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