COVID-19, è iniziata l'era del doppio trapianto polmonare: i casi in Sud Corea e Stati Uniti

Doppio trapianto polmonare . COVID-19 ha costretto ogni singolo ambito della medicina a ripensare alle proprie procedure, a tentare strade nuove. L’urgenza del diktat “sopravvivenza del paziente” ha per esempio aperto l’era dei doppi trapianti polmonari.

 

I danni ai polmoni causati dal coronavirus sono stati in taluni casi talmente estesi da aver “costretto” il mondo della chirurgia a spingere su una procedura, il doppio trapianto polmonare, non certo consueta.

Due casi dall’estero: Sud Corea e Stati Uniti.

COVID, DOPPIO TRAPIANTO POLMONARE IN SUD COREA

E’ con comprensibile soddisfazione che Hallym University Medical Center annuncia il felice esito di un intervento particolarmente complesso.

Una donna di 50 anni, infatti, colpita dal COVID-19 a fine febbraio, ha trascorso ben 16 settimane attaccata ad un ECMO, il supporto di ossigenazione extracorporea attraverso membrana.

La donna, è questa la (bella) notizia, si sta riprendendo.

I 112 giorni trascorsi dalla donna sotto ECMO sono, a quanto risulta, il periodo più lungo che qualsiasi paziente COVID-19 abbia dovuto affrontare.

Il dottor Park Sung-hoon, dell’ospedale Hallym University Sacred Heart, che ha presentato il caso clinico, ha affermato che i trattamenti somministrati, tra cui idrossiclorochina, il Kaletra e gli steroidi, non sono riusciti a fermare l’aggravarsi della fibrosi polmonare, e che quindi il trapianto polmonare, probabilità di successo del 50%, è restata l’unica opzione in campo.

Anche alla luce della sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) con cui è giunta in ospedale.

L’operazione è durata otto ore, i chirurghi, usciti dalla sala operatoria, hanno riferito che i polmoni asportati avevano una consistenza lignea.

Non sono molte le operazioni pregresse a quella narrata: è la nona in tutto il mondo.

Sei sono stati condotti in Cina, uno in Australia ed uno negli Stati Uniti.

Anzi due, negli USA: il secondo è avvenuto poche ore fa.

STATI UNITI, DOPPIO TRAPIANTO POLMONARE A PAZIENTE COVID

Come detto, è il secondo caso clinico, negli USA.

Un uomo di circa 60 anni, infatti, di Chicago (Illinois), ha trascorso 100 giorni anche lui in ECMO.

Trascorsi i quali, è stato operato da un team di chirurghi, guidati dal dott. Ankit Baharat, medico di origine indiana.

Un evento, se consideriamo che l’unico precedente negli Stati Uniti è di appena un mese fa, peraltro protagonisti lo stesso team di chirurghi. La paziente fu una donna di 20 anni.

Anche in questo caso, i polmoni erano stati tanto danneggiati dal COVID-19 da non consentire alternative praticabili.

Teatro dell’impresa medica, il Northwestern Memorial Hospital di Chicago, che ha diffuso una nota in merito.

DOPPIO TRAPIANTO POLMONARE IN PAZIENTE COVID, LE DICHIARAZIONI DELL’EQUIPE CHIRURGICA

“Questa procedura – vi si legge, le parole sono del dott. Ankit Bharat, capo della chirurgia toracica e direttore chirurgico del Northwestern Medicine Lung Transplant Program – ha limitato un fine settimana di vacanza estremamente impegnativo per il nostro team di trapianti.

Abbiamo lavorato 24 ore su 24, eseguendo numerosi trapianti su pazienti non COVID prima di accettare nuovi polmoni per questo sopravvissuto a COVID-19”.

“L’esecuzione di trapianti polmonari schiena a schiena su pazienti così complessi richiede lavoro e sono estremamente orgogliosa della dedizione del nostro team.

È una testimonianza dell’infrastruttura e della competenza del Programma di trapianto di polmoni della Northwestern Medicine”, ha aggiunto quindi il medico nato a Meerut (India).

Il paziente ha contratto il COVID-19 alla fine di marzo e ha ricevuto la maggior parte del suo trattamento presso un altro sistema sanitario prima di essere trasferito al Northwestern Memorial Hospital per esame di un trapianto a doppio polmone.

“Per coincidenza, il trapianto si è verificato il 100 ° giorno di supporto ECMO. Essere su ECMO e separato dal ventilatore ha permesso al paziente di partecipare alla riabilitazione quotidiana al posto letto che è importante per il trapianto di polmone”, ha proseguito il dott. Bharat.

In genere, un trapianto a doppio polmone dura dalle 6 alle 7 ore, ma questo intervento ha richiesto circa 10 ore a causa della necrosi polmonare e della grave infiammazione delle cavità toraciche risultante da COVID-19.

“Prima del suo arrivo al Northwestern Memorial, il paziente ha sviluppato un’infezione invasiva che ha richiesto un importante intervento chirurgico al torace.

Questo avrebbe reso il trapianto a doppio polmone sostanzialmente più difficile”, ha affermato per parte sua Samuel Kim, MD, chirurgo toracico della Northwestern Medicine, che ha assistito nel trapianto di doppio polmone accanto al dott. Bharat.

“TRA I PIU’ GRAVI DANNI POLMONARI MAI VISTI”

“Il suo danno polmonare è stato tra i peggiori che abbia mai visto – ha commentato il dott. Bharat-. Quando abbiamo aperto la cavità toracica c’erano molte prove di infezione; tutto ciò che abbiamo toccato o sezionato ha iniziato a sanguinare e un passo falso avrebbe potuto portare a conseguenze catastrofiche.”

“Il nostro primo paziente – ha affermato Rade Tomic, MD, pneumologo e direttore medico del Programma di trapianto di polmone, riferendosi alla paziente di 20 anni – continua a riprendersi a un ritmo ottimale.

Il nostro secondo paziente è già spento dal ventilatore e sta parlando con la sua famiglia.

È grato per le cure ricevute da tutti gli operatori sanitari, compresi quelli del suo ospedale originale, che lo hanno aiutato a raggiungere questo punto.

Siamo ottimisti sul fatto che entrambi i pazienti si riprenderanno completamente e torneranno alla loro vita quotidiana “.

COVID E DOPPIO TRAPIANTO POLMONARE:

Ecco che quindi, al netto delle meritorie ricerche per la scoperta di un vaccino, il mondo della clinica, dell’Emergenza Urgenza e del soccorso, sono ancora oggi chiamati a definire nuove linee di confine, a tentare soluzioni nuove a problemi mai affrontati prima.

La Medicina evolve, e rappresenta per l’ennesima volta il metro della differenza tra una vita ed una morte.

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FONTI DELL’ARTICOLO:

SITO UFFICIALE HALLYM UNIVERSITY MEDICAL CENTER

SITO DEL NORTHWESTERN MEMORIAL HOSPITAL

 

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