Da Brescia tre ambulanze e due carichi di medicine donati all’Ucraina grazie a DomaniZavtra

Da Brescia all’Ucraina martoriata: tre ambulanze e due furgoni carichi di farmaci, macchinari sanitari, presidi medico-chirurgici. Partiranno sabato mattina da Pisogne alla volta del confine ucraino portati da tredici volontari dell’associazione camuna DomaniZavtra, guidati dal presidente Diego Simonini

Da DomaniZavtra la richiesta di aiuto per il popolo ucraino

I tre mezzi sono il dono di altrettanti sodalizi bresciani, che hanno risposto all’appello di DomaniZavtra: il Cosp di Mazzano, il Soccorso Ambulanza Roncadelle Castel Mella, i Volontari Ambulanza di Nuvolento.

Il materiale medico, invece, è il risultato di tante generosità di enti, privati, aziende. Bresciani, ma anche bergamaschi, veronesi, persino comaschi.

È il frutto dell’attività solidale che l’associazione (Zavtra, in russo, significa «domani») svolge da vent’anni a favore, in particolare, degli orfanotrofi ucraini.

Qualche informazione su DomaniZavtra:

È nata nel 2002 con la volontà di continuare, sia pure in modo diverso, l’impegno avviato dalla Caritas negli anni Novanta, quando sul Sebino e in Valcamonica furono ospitati centinaia di orfani delle aree vicine alla centrale di Chernobyl.

In un mese per l’Ucraina sono partiti nove tir carichi di alimenti e medicine, un altro – in preparazione – raggiungerà quel Paese la settimana prossima, destinazione Chernihiv. Sabato, le tre ambulanze e i due furgoni.

L’associazione, grazie ai rapporti costruiti in questi anni con realtà, istituzioni e autorità ucraine, sa cosa, come e dove inviare gli aiuti.

Ci sono stati anche trasporti mirati su richiesta di ospedali e strutture sanitarie, ad esempio di insulina oppure di strumenti per la medicina d’urgenza.

Con il viaggio di sabato arriveranno anche un defibrillatore e una macchina per il trattamento delle ferite di guerra.

Il bisogno di cibo, farmaci e materiale sanitario è continuo (niente vestiti).

I volontari di DomaniZavtra rilanciano l’appello (telefono 347/2282175).

Gli alimenti devono avere scadenza almeno sei mesi, quanto alle medicine le più richieste sono antibiotici, paracetamolo, nurofen, sciroppi per la tosse, garze, cerotti, presidi medico-chirurgici.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Giornale di Brescia

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