Ferito in un incidente, aggredisce personale del 118 e poliziotti: condannato a otto mesi

FONTE: IL MATTINO – Schiaffi e pugni contro il personale del 118 intervenuti per soccorrere un uomo che si è reso protagonista dell’ennesimo episodio di aggressione ai danni di infermieri e camici bianchi. L’autista dell’ambulanza è stato colpito violentemente al volto e al torace, così come l’infermiera che è stata percossa dal 35enne napoletano caduto dal suo scooter che si trovava nei pressi di un incrocio in via Gianturco. L’episodio è accaduto intorno alle 22.00 di domenica sera quando alcuni cittadini hanno allertato il 113 per la presenza di un ragazzo ferito in strada. Sul posto sono intervenuti i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura ed una volante del Commissariato Vasto che, a loro volta, hanno allertato il servizio di emergenza sanitaria dal momento che il giovane era riverso al suolo sanguinante.

All’arrivo dell’ambulanza il ragazzo ha cominciato prima ad inveire contro i sanitari per poi scagliarsi fisicamente contro e ferirli. L’intervento dei poliziotti non ha placato l’ira dell’uomo, identificato come Francesco Veneruso, pregiudicato napoletano che ha aggredito anche i 4 agenti accorsi sul posto. L’autista che ha cercato di difendere l’infermiera attutendo le percosse rivolte alla donna ha ricevuto una prognosi di 7 giorni per traumi e contusioni diffusi in tutto il corpo mentre i pliziotti e l’infermiera sono stati giudicati guaribili con prognosi da uno a 4 giorni.

Secondo la ricostruzione della polizia Veneruso, un parente e suo figlio 12enne viaggiavano insieme a bordo dello scooter dal quale sono caduti. Il 35enne è stato processato con rito direttissimo e condannato a 8 mesi di reclusione con sospensione della pena e pagamento delle spese processuali per oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni. Dopo l’iniziativa delle pettorine con disegnati giubbini anti proiettile lanciata da Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli che chiese provocatoriamente aiuto alle istituzioni, si torna a parlare di violenza contro i sanitari.

‘Gli operatori del 118 intervengono sempre più frequentemente con la paura di essere aggrediti- denuncia Natale de Falco del Coordinamento regionale CIMO per le emergenze- invece dobbiamo essere aiutati a prestare servizio in sicurezza e tranquillità a cominciare da una migliore comunicazione con la centrale operativa e adeguamento a standard nazionali che prevedono due ambulanze non medicalizzate per ciascuna medicalizzata, secondo questo ragionamento dovremmo avere 10 mezzi in più per soccorrere codici di minore urgenza’.

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