Pronto Soccorso, l'emergenza è cronica: 24 ore di attesa in molti ospedali

Il SIMEU, la Società Italiana di Medicina d’Emergenza, ha lanciato un ultimo allarme riguardo al sovraffollamento dei Pronto Soccorso, un problema che ormai definire endemico, in Italia, è un eufemismo. Durante l’incontro di venerdì 6 novembre, a Roma, il presidente nazionale SIMEU Gian Alfondo Cibinel ha deciso di usare parole durissime, che smuovono il senso civile e l’orgoglio di molti professionisti di questo settore.
“Da circa un mese nei pronto soccorso italiani si è accentuato il problema cronico del sovraffollamento, conseguente all’impossibilità di ricoverare i pazienti in ospedale per mancanza di posti letto; la permanenza media in barella è di oltre 24 ore in molti ospedali metropolitani, con punte di alcuni giorni, a fronte di standard di 4-6 ore stabiliti in altri paesi con sistemi sanitari ad accesso universale (Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda, Canada). Gli infermieri e i medici d’urgenza italiani si vergognano che il sistema Paese scarichi sui pronto soccorso molti problemi sanitari e sociali che dovrebbero essere presi in carico altrove. Si vergognano di dover trattenere in barella per ore o giorni molti pazienti, in particolare i più anziani e fragili, in pronto soccorso sovraffollati dove non è possibile garantire al meglio sicurezza, efficacia, tempestività, equità e rispetto della dignità personale. Si vergognano degli spazi fisici carenti e della tecnologia di supporto spesso mal funzionante. Si vergognano di un sistema che ha bloccato o ridotto il turnover in modo lineare, anche nel settore dell’emergenza, e che “consuma” fisicamente e psicologicamente la risorsa più importante di cui dispone: le persone che restano in servizio. E si vergognano perché fanno parte di questo sistema, anche se combattono contro le sue degenerazioni; è da notare che lo fanno senza interessi personali: chi lavora nell’emergenza non fa attività privata, vuole solo che il Servizio sanitario nazionale risponda adeguatamente alle richieste dei cittadini”.

“Abbiamo organizzato il simposio per proporre e condividere soluzioni al grave problema del sovraffollamento dei pronto soccorso; per questo abbiamo invitato alla partecipazione le istituzioni nazionali e locali, che speriamo rispondano con una presenza attenta e attiva. Il convegno si concluderà con la discussione e l’approvazione di un documento ufficiale della SIMEU, con contenuti tecnici e di etica socio-sanitaria, che sarà condiviso con le associazioni dei cittadini e proposto al ministero e alle regioni”.

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