Sfiorato il dramma nel basket, il DAE e la formazione hanno salvato un ventunenne

MANERBIO, BRESCIA – A pochi secondi dalla sirena, a un soffio dalla tragedia. Alessandro Pagani, giocatore della Assigeco Casalpusterlengo Basket, società di serie A2, si è accasciato a terra senza più battito cardiaco proprio nei secondi finali del primo quarto, quando suona la sirena. Il suo è stato un attacco cardiaco e subito la gravità della situazione ha messo in panico compagni di squadra e avversari. Ma non il medico del Brescia Basket, nè una spettatrice-soccorritrice. Appena capito il dramma, alle 21.10 di sabato sera, il ragazzo è stato soccorso con massaggio cardiaco e defibrillatore, una presenza importante e fondamentale in ogni palazzetto dello sport.

A far sopravvivere il giocatore sono stati infatti questi elementi. Avvertito subito il 118, il ragazzo in circa 15 minuti è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Brescia. Secondo le ricostruzioni dei presenti il giovane ha ripreso a respirare prima di essere portato via. All’ospedale poi il giovane è stato sottoposto a Tac, che hanno dato tutte esito negativo. Il giocatore è però intubato e sottoposto a coma farmacologico. IL ragazzo avrebbe anche già riconosciuto il padre, ha spiegato Franco Curioni, presidente dell’Assigeco Casalpusterlengo.

Per tutta la giornata i genitori, i compagni di squadra e gli amici di Alessandro sono stati in attesa di buone notizie nella sala d’attesa della Rianimazione dell’ospedale. “Solo domattina mattina ne sapremo di più, ora è troppo presto”, ha spiegato a Repubblica Milano il padre del giovane. Pagani resta in coma farmacologico e intubato, ma starebbe reagendo alle cure mediche. Le tac hanno dato esito negativo. “Questo è buon segno, sicuramente ha dimostrato di avere un fisico forte” ha spiegato Moretti. “Ho temuto che non ce la facesse perché il cuore non riprendeva più a battere. Ho tirato un sospiro di sollievo quando ha ricominciato a respirare autonomamente”, è stato il racconto che ripercorre i drammatici momenti vissuti sul parquet tra la disperazione generale. “Prima abbiamo praticato il massaggio cardiaco, poi usato il defibrillatore”.

AMBULANZA E DAE, POLEMICHE – Ma non tutto è filato liscio in questo dramma, e alcune persone parlano di vero e proprio “miracolo”. Perché sempre secondo le ricostruzioni di Repubblica Milano all’evento – di un campionato sportivo professionistico – non era presente l’ambulanza, e soprattutto non pare chiara da chi sia stato fornito il defibrillatore: se dal palazzetto sportivo, se dalla società ospite oppure se da una squadra che aveva giocato poco prima. “Non se fosse di Manerbio o lo ha fornito la società di Omegna che aveva giocato poco prima. L’importante – ha aggiunto il medico del Brescia Moretti – è che poi sia saltato fuori. Senza il defibrillatore Alessandro non ce l’avrebbe fatta”. Danilo Gallinari va social Twitter ha inviato un messaggio a Pagani: “Forza Alessandro sei sempre stato un guerriero devi combattere anche adesso…non mollare”.

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