Soccorso Alpino, un salvataggio e un brutto ritrovamento segnano gli interventi di Sondrio e di Verbania

VALFURVA (SO) – Si è concluso poco fa l’intervento che stamattina, venerdì 4 marzo 2016, ha impegnato i tecnici della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna del Soccorso alpino. Un uomo di 52 anni di Venezia, che si trovava in zona per praticare sci-alpinismo con un gruppo di amici e di accompagnatori, è caduto in un crepaccio che si è aperto all’improvviso sotto i suoi piedi mentre procedeva. La zona è quella del Cevedale, in Valfurva, a circa 3400 metri di altitudine. La scarsa presenza di neve ha determinato la rottura del ponte di passaggio. L’uomo è caduto per una decina di metri ed è rimasto incastrato con le gambe. Le squadre territoriali composte dai tecnici della Stazione di Valfurva, non appena giunte sul posto hanno dovuto demolire parte della parete di ghiaccio e utilizzare per il recupero il cavalletto Cevedale, un particolare strumento treppiede che consente di operare in sicurezza. In un paio d’ore l’infortunato, che è sempre rimasto cosciente, è stato portato fuori dal crepaccio, visitato dall’équipe medica giunta con l’eliambulanza e poi trasferito in ospedale.

VERBANIA (VB)- I tecnici piemontesi del CNSAS hanno effettuato il recupero del corpo di Paolo Rindi, il 19 enne di cui si erano perse le tacce dal 31 gennaio scorso. Il giovane era partito per una settimana di trekking solitario nel Parco Nazionale della Val Grande, in provincia di Verbania. Il ragazzo è stato identificato dalle squadre di ricerca, composte anche da Polizia Provinciale, dal Sagf della guardia di finanza, dal Saf dei vigili del fuoco, carabinieri e dalla Prociv.

I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese hanno ritrovato la salma del 19 enne nel letto di un affluente del rio Pogallo, in zona Ponte Borlino, a un centinaio di metri dall’ alpeggio Tregugno, in vial Pobbie.

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