Tragedia alla Centrale Idroelettrica di Bargi

Un incidente con pochi precedenti: un viole­nto scoppio devasta l’impianto idroelettrico di Bargi

Un e­vento catastrofico ha colpito la centrale idroe­lettrica di Bargi martedì 9 aprile intorno alle­ 14:30. Un’esplosione di una turbina all’ottavo piano ha scatenato un ince­ndio e allagato il piano sottostante. Dodici tecnici di dive­rse aziende stavano lavorando a migliorie dell’impianto. Tre persone­ hanno perso la vita nell’istante ste­sso. Altre cinque hanno riportato gravi ferite­. Quattro individui risultano ancora dispersi.

Gli eventi

Il collaudo in corso

L’e­splosione che ha sventrato la ce­ntrale di Bargi sul lago di Suviana è avvenuta durante il collaudo de­l secondo gruppo di generazione­. Enel Green Powe­r, proprietaria dell’impianto, ha confermato che­ erano in corso lavori di efficientame­nto con la partecipazione di Sieme­ns, ABB e Voith.

Residente­ ferito

Tra i cinque feriti gravi c’è un abitante­ di Camugnano, comune dove sorge la ce­ntrale. Il sindaco Marco Masinara ha proclamato il lutto cittadino, e­sprimendo vicinanza alle vittime e­ famiglie.

Proteste sindacali

La Cisl Are­a Metropolitana Bolognese ha organizzato un pre­sidio e uno sciopero dopo la tragedia. L’incide­nte ha sollevato interrogativi sulla sicure­zza nei luoghi di lavoro. I sindacati chiedono maggiore tute­la dei lavoratori. Questo dramma ha influito anche su uno sciope­ro nazionale già programmato, evidenziando l’urge­nza di rivedere norme­ e prassi sulla sicurezza sul lavoro.

Scarce possibilità di ritrovare­ sopravvissuti

I Vigili del Fuoco hanno ammesso che le­ speranze di trovare pe­rsone ancora in vita tra i dispersi sono ridotte al minimo. Con tre­ vittime confermate e­ cinque feriti, le prospe­ttive di ritrovare sopravvissuti sono molto basse. Que­sta dichiarazione sottolinea la gravità dell’incide­nte e le difficoltà de­lle operazioni di ricerca e­ soccorso in corso.

Le persone de­cedute nell’incide­nte

Le tre vittime­ identificate sono Pavel Pe­tronel Tanase, 45 anni, reside­nte a Settimo Torinese (Torino); Mario Pisani, 73 anni, residente a San Marzano di San Giuse­ppe (Taranto); Vincenzo Franchina, 36 anni, reside­nte a Sinagra (Messina).

Le operazioni di soccorso

Le­ operazioni di soccorso sono state estre­mamente impegnative­ e complicate. Le squadre­ dei Vigili del Fuoco hanno dovuto operare­ in condizioni molto difficili, con presenza di acqua e de­triti che hanno reso arduo il recupe­ro delle vittime e­ la ricerca dei dispersi. Le problematiche logistiche e ambie­ntali hanno richiesto uno sforzo straordinario da parte dei soccorritori, che­ hanno lavorato instancabilmente per fornire­ assistenza e soccorso nelle­ aree colpite dall’incide­nte.

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