Grecia, terremoto a Kos: la situazione reale e le attività della Protezione Civile Ellenica

Dopo il forte terremoto di 6,4 gradi della scala Richter che si è scatenato a 20 km nord-nordest dell’isola di Kos, La Protezione Civile Ellenica ha mosso le sue risorse verso l’area. Il Ministro della Protezione dei citatdini Nikos Toskas, il ministro delle infrastrutture Christos Spiritzis e il vice ministro della marina Santorini oltre al segretario della Protezione Civile Kapatis sono sul luogo dell’evento. A Kos sono state attivate tutte le squadre necessarie per la ricerca dei dispersi, e sono presenti due squadre cinofile con cani di salvataggio addestrate dai Vigili del Fuoco ellenici.

Al momento sono confermati da fonti ufficiali 2 turisti morti e 200 persone ferite. La scossa di 6.7 gradi sulla scala richter ha causato anche un piccolo maremoto, con onde non eccessivamente alte, che non hanno arrecato danni all’isola. L’acqua però ha invaso per alcune ore il porto di Kos impedendo la circolazione. Secondo i primi dati raccolti ufficialmente dalla Protezione Civile Ellenica ci sono 120 feriti su Kos e 70 feriti sull’isola di Bodrum. L’ambasciata italiana ha escluso la presenza di connazionali fra le vittime del sisma.

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