Angioplastica coronarica, come comportarsi nel post-operatorio?

L’intervento chirurgico di angioplastica coronarica è generalmente risolutivo e, allargando l’arteria occlusa, ristabilisce la normale erogazione del sangue verso il cuore. Richiede però una certa attenzione nel post-operatorio

Qual è il decorso ospedaliero che fa seguito a un intervento di angioplastica coronarica?

In genere il paziente che si è sottoposto a questo intervento è tenuto sotto controllo in ospedale per una notte o, nei casi un po’ più complicati, per due notti.

Se però l’intervento è stato eseguito in corso di infarto acuto, cioè con l’arteria completamente occlusa, il ricovero può durare anche cinque o sei giorni.

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Angioplastica coronarica: quali attenzioni devono essere osservate dal paziente nel post-operatorio?

Al suo ritorno a casa il paziente deve assumere farmaci antiaggreganti – come ad esempio l’aspirina – che rendano il sangue più liquido, al fine di evitare che si formino dei coaguli all’interno degli stent, occludendoli.

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L’intervento di angioplastica coronarica può avere complicanze?

Oggi le tecniche chirurgiche sono molto raffinate ed è sempre più difficile che sorgano problemi post-operatori.

La mortalità è scesa sotto l’1% degli interventi e riguarda soprattutto pazienti che sono state colpite da infarto.

La collaborazione continua messa in campo oggi tra cardiologi e cardiochirurghi permette di rimandare a casa, nella quasi totalità dei casi, pazienti completamente guariti.

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Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Humanitas

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