Coronavirus, Sileri: “Non avremo più 1.000 morti al giorno. Sui tamponi dobbiamo fare di più”

Coronavirus, tamponi, decessi: “Le persone non possono aspettare tre o quattro giorni per avere la risposta del tampone- dice il viceministro della Sanità- Su questo dobbiamo impegnarci di più”

“I numeri saliranno, e’ innegabile, e’ impossibile che non salgano. Ma saliranno poco.

Non avremo mille morti al giorno”.

Lo dice il viceministro alla Sanita’, Pierpaolo Sileri, oggi a Bologna.

“Non e’ possibile, significherebbe fare entrare di nuovo il virus negli ospedali, nelle rsa.

Cio’ non sta accadendo e non puo’ accadere, con tutto cio’ che oggi attuiamo”.

I numeri che vediamo oggi, avverte pero’ il viceministro, “sono l’inizio, i numeri continueranno a salire ma finche’ salgono in maniera controllata, attraverso il confinamento e spegnimento dei focolai, e’ tutto sotto controllo“.

Insomma, sottolinea ancora Sileri, “non credo che ci sara’ una seconda ondata come quella che abbiamo osservato a febbraio e marzo, vorrebbe dire aver messo nel cassetto tutto cio’ che abbiamo imparato” in termini di misure di sicurezza.

CORONAVIRUS: “SUI TAMPONI DOBBIAMO IMPEGNARCI DI PIÙ”

“Le persone non possono aspettare tre o quattro giorni per avere la risposta del tampone”, dice il viceministro della Sanita’.

Il tampone “deve essere fatto subito e la risposta deve esserci il prima possibile, soprattutto oggi che abbiamo aperto le scuole”, sottolinea il ministro che cita le situazioni di alunni, insegnanti e famiglie: servono “percorsi dedicati con risposte immediate”.

Cosi’ come in vista dell’inverno e’ consigliabile il vaccino antinfluenzale per le persone piu’ a rischio “servira’ un numero piu’ alto di tamponi, magari nei giorni dei picchi influenzali, a dicembre e gennaio”, dice Sileri.

“Avere la possibilita’ di fare tre o quattro volte il tampone consentira’ di fare una diagnostica rapida.

Mandare via le persone che non hanno il Covid e liberare i famigliari dalle quarantene e quant’altro.

Su questo dobbiamo impegnarci di piu’”.

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FONTE DELL’ARTICOLO:

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