TSSA - comportamento con ferite, emorragie, lesioni da caldo e da freddo

Un’emorragia è una fuoriuscita del sangue dai suoi vasi. A seconda se il sangue si riversa all’interno o all’esterno del corpo si ha un’emorragia interna o esterna (vedi anche emorragia esteriorizzata). Se la fuoriuscita del sangue avviene da un’arteria si ha un’emorragia arteriosa, altrimenti può essere venosa o capillare secondo i vasi interessati. Poiché arterie e vene scorrono vicine, il più delle volte le emorragie sono miste.

Sintomi
Le emorragie capillari interessano i vasi sottocutanei e superficiali. In questo caso il sangue fuoriesce a gocce intorno alla lesione. Se non c’è lacerazione della cute compare un’ematoma (sangue raccolto sotto l’epidermide) mentre sulla cute compare l’ecchimosi, una chiazza che inizialmente è di colore rosso poi, col tempo, diviene violacea e infine gialla prima di scomparire.
Le emorragie venose sono riconoscibili perché il sangue che fuoriesce è di colore scuro e fluisce lentamente e in modo continuo e uniforme lungo i bordi della ferita.
Nelle emorragie arteriose, invece, il sangue è di colore rosso vivo e fuoriesce a fiotti a intervalli in sincronia con il battito cardiaco.
Il più delle volte, però, un trauma o una ferita producono emorragie miste, visto che le vene e le arterie scorrono molto vicine.
Le emorragie interne, infine, sono meno evidenti. Possono essere causate da traumi o da patologie. I sintomi, di solito, consistono in pallore, estremità fredde e violacee, stato di agitazione, polso rapido e poco percettibile, respirazione rapida e superficiale. Talvolta possono comparire offuscamenti alla vista, sete violenta, ronzio alle orecchie.

Intervento
Le emorragie capillari sono le meno gravi. Per curare l’ematoma è sufficiente porre una borsa del ghiaccio sulla parte per provocare una vasocostrizione. In caso di lacerazione della cute è utile sciacquare con acqua fredda e raffreddare con ghiaccio. Se la zona contusa è un arto è consigliabile sollevarlo più in alto del corpo per far diminuire l’emorragia, tamponare con una benda sterile e infine fasciare dopo aver disinfettato la ferita con acqua ossigenata.
Le emorragie venose si possono arginare, dopo una buona disinfezione, ponendo sulla ferita una garza sterile e o un fazzoletto pulito e tamponando. Può anche essere utile applicare una fasciatura di sostegno al tampone. Questa non deve essere troppo stretta: non si deve arrestare la circolazione. Anche in questo caso, se la parte interessata è un arto, si può alzarlo al di sopra del corpo per far diminuire l’afflusso di sangue.
Nel caso di emorragie arteriose l’intervento deve essere tempestivo perché la quantità di sangue è di solito molto elevata rispetto alle emorragie venose.
Se l’emorragia non è molto abbondante è sufficiente tamponarla con una garza sterile o un fazzoletto pulito, dopo aver disinfettato la parte. Se invece interessa grossi vasi è necessario evitare che l’infortunato muoia dissanguato attuando delle compressioni sulle arterie a monte della ferita.
Il laccio emostatico va usato solo nei casi più gravi e di assoluta necessità: per esempio davanti a un’amputazione o a una sindrome da schiacciamento.
Davanti al sospetto di un’emorragia interna, infine, bisogna porre l’infortunato in posizione antishock, coprirlo e chiamare urgentemente i soccorsi.

Gravità
La gravità di un’emorragia dipende dalla quantità di sangue che fuoriesce. In caso di lesioni ad importanti arterie c’è il rischio di entrare rapidamente in stato di shock e di morire dissanguati: è perciò importante arginare l’emorragia in modo tempestivo e chiamare i soccorsi. Anche nel caso delle emorragie interne non bisogna perdere tempo e recarsi urgentemente al pronto soccorso.

Il corso TSSA (corso nazionale per l’attività di trasporto sanitario e soccorso in ambulanza) è il corso sanitario avanzato della Croce Rossa Italiana che si prefigge di formare il SOCCORRITORE, cioè il Volontario che svolgerà la sua attività sulle ambulanza e perciò il percorso addestrativo è tipicamente sanitario. I corsi sono tenuti da Istruttori di Croce Rossa qualificati con un apposito percorso specifico. I moduli formativi sono 6. Bastano i primi 4 moduli per diventare soccorritore, gli altri due moduli sono di approfondimento e completamento di percorsi regionali. L’accesso a questo corso prevede l’obbligatorietà di essere Socio Attivo CRI e quindi di aver frequentato il Corso Base. Gli incontri vertono principalmente sulle problematiche del soccorso extra-ospedaliero e si dividono in lezioni teoriche e parti pratiche con particolare riferimento alla Traumatologia, alla Rianimazione cardio-polmonare con l’ottenimento del brevetto BLS-D (defibrillazione) ed all’uso dei Presidi disponibili sulle ambulanze.

La cooperazione che ha portato alla creazione di queste dispense di TSSA è molto importante. Infatti non esiste materiale univoco e ufficiale per tutto il territorio Nazionale. Il materiale delle lezioni che stiamo ripubblicando è nato grazie alla collaborazione dei formatori e degli istruttori di Croce Rossa, specializzati in PSTI (Pronto Soccorso e Trasporto Infermi). Questi istruttori hanno realizzato le schede che potete liberamente consultare. Il team è costituito da 15 istruttori qualificati, il cui lavoro è stato controllato da 5 revisori (formatori, medici specialistici e tecnici esperti) che hanno corretto alcuni contenuti scientifici, rendendo poi omogeneo l’aspetto visivo del corso. In questo modo sono nate delle wikiSLIDES che ad oggi hanno più di 5.000 download dal link ufficiale.

Il ringraziamento di Emergency Live va al gruppo TSSA e al coordinatore Egidio Tuccio.

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