
Differenza tra frattura composta, scomposta, esposta e patologica
Con frattura si indica, in medicina, l’interruzione parziale o totale della continuità di un osso del corpo, causata da traumi (incidenti stradali, cadute), da patologie (tumore) o da stress (da microtraumi reiterati in un osso con normale resistenza meccanica)
Frattura chiusa o esposta?
Quando si fratturano le ossa, esse possono rimanere confinate nella cute integra (fratture chiuse) oppure possono lesionare la cute: i monconi ossei sporgono e comunicano con l’esterno.
Questo tipo di fratture vengono chiamate “fratture esposte“.
Le fratture di questo tipo comportano un rischio di infezione ed emorragia elevato e richiedono un trattamento antibiotico e chirurgico.
Frattura composta o scomposta?
Una frattura viene detta “composta” quando i due monconi ossei risultano allineati, a differenza di quanto avviene nel caso di una “scomposta” in cui i due monconi non sono allineati tra loro.
In base allo spostamento dei monconi le fratture scomposte possono essere:
- laterali,
- angolari,
- longitudinali,
- rotatorie.
Nel caso di una composta, la difficoltà del trattamento da parte del medico è senz’altro minore, mentre nel caso di una scomposta (come quella di ulna e radio che vedete nella foto in basso) è necessaria una manipolazione per la riduzione, in alcuni casi per mezzo di un intervento chirurgico.
Frattura fisiologica o patologica?
Un’ulteriore distinzione è quella tra fratture fisiologiche e patologiche.
Le fratture fisiologiche avvengono in un osso sano che è stato sottoposto ad un trauma e rappresentano il tipo più comune di frattura ossea.
Le fratture patologiche invece avvengono in un osso indebolito a causa di una patologia, come ad esempio un tumore o una metastasi che eroda pian piano l’osso fino a che si fratturi.
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