E se Ebenezer Scrooge avesse sofferto della Sindrome depressiva del Natale?

Parliamo di Sindrome depressiva del Natale. Ebenezer Scrooge, un vecchio e avaro banchiere londinese che odia il Natale perché per lui è solo una pausa dal periodo di lavoro, in cui non può guadagnare, almeno all’apparenza, è il protagonista del romanzo A Christmas Carol di Charles Dickens (1843)

E se invece il signor Scrooge fosse stato affetto dalla cosiddetta sindrome depressiva del Natale?

Ormai è risaputo da psicologi e psicoterapeuti che le festività possono portare con loro stress e nervosismo.

Per alcune persone però, gli stress delle feste possono trasformarsi in una vera e propria sindrome depressiva del Natale.

Una tristezza, quella da sindrome depressiva del Natale o anche conosciuta come Christmas Blues, distinta dal disturbo affettivo stagionale.

A differenza del disturbo stagionale, il Christmas blues o depressione natalizia è direttamente collegata al periodo festivo: un vero e proprio “tour de force” di convenzioni sociali e festeggiamenti “obbligati” che, per alcuni, porta con sé ansia, insonnia, crisi di pianto, pensieri negativi, anedonia.

Questa sindrome, spesso non fa altro che aggravare una forma di depressione già presente.

SINDROME DEPRESSIVA DEL NATALE, ALCUNI DATI

L’esistenza di questa sindrome è stata accertata dall’Eurodap (Associazione Europea Disturbo da Attacchi di Panico), ovvero un’associazione la cui finalità principale è promuovere la sensibilizzazione dell’opinione pubblica in relazione al Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) e alle varie patologie psicologiche attraverso attività di monitoraggio, prevenzione e cura.

In un ultimo studio ha effettuato un sondaggio tra 1100 persone di età compresa tra i 20 e i 60 anni e sono emersi numeri preoccupanti nel nostro paese: il 70% delle persone vive il periodo delle festività natalizie senza alcun tipo di entusiasmo, privo di ogni aspettativa positiva ed è dominato dall’ansia.

Ci sono inoltre casi molto gravi in cui tutto ciò che si collega alle festività causa nell’individuo attacchi di panico molto forti e paranoie, che lo portano ad isolarsi per tutta la durata delle feste.

La Dott.ssa Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell’Eurodap, ha così spiegato questo fenomeno: “In generale gli Italiani sono molto stressati, è un dato di fatto.

Lo stress che stiamo accumulando è una grave minaccia per il nostro umore e per la nostra salute; è stato riscontrato statisticamente come durante il periodo natalizio aumentino le richieste di aiuto psicologico poiché, per le persone già sofferenti, si acuiscono i pensieri depressivi e ansiosi.

Non sempre l’aria di festa, di allegria e di famiglia viene vissuta con spirito gioioso e spesso le persone si trovano a fare i conti con sensazioni interiori di tristezza e solitudine, ansia e senso di soffocamento.

Sono le risposte emotive ad un clima di forzata ed imposta felicità, e nel peggiore dei casi, ad un trauma non affrontato correttamente e curato”.

SINTOMI RISCONTRATI NELLA SINDROME DEPRESSIVA DEL NATALE

I tratti caratteristici che manifestano le persone che soffrono di questo disturbo contestualmente al periodo natalizio, possono essere qui di seguito elencati come segue:

  • ansia e stati ansiosi;
  • senso di colpa e angoscia;
  • mal di testa;
  • mancanza di appetito;
  • bisogno di isolarsi dal resto del mondo in un’introspezione reattiva.

Alcune persone tendono a sentirsi in colpa per non condividere i sentimenti positivi che altre persone provano.

POSSIBILI CONCAUSE DELLA SINDROME DEPRESSIVA DEL NATALE

Le cause della sindrome del Natale possono essere davvero molteplici, a partire dall’ora legale (la riduzione delle ore di luce, le giornate brevi, il buio, il freddo e l’umidità, influiscono su alcuni dei meccanismi legati alla produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore”, fino ad arrivare al cambiamento dell’alimentazione durante le festività, la forzata partecipazione ad eventi con amici e familiari che potrebbero riattivare vecchi ricordi e tensioni.

Non solo, anche il fatto di iniziare un nuovo anno, con bilanci e valutazioni che spesso comportano la sensazione di non aver fatto abbastanza durante i dodici mesi appena trascorsi potrebbe generare una forte ansia e paura per il futuro.

LA CURA ALLA SINDROME DEL NATALE

Aprirsi agli altri, condividere le proprie titubanze con le persone care, accettare sé stessi e i propri limiti è uno dei primi passi per affrontare la sindrome depressiva del Natale.

Chiudersi in sé stessi e cercare di “sfuggire” al Natale non farebbe che aumentare ansia e stress.

Ogni persona conosce i propri punti deboli e può attrezzarsi per prevenire i momenti di disagio.

Qualora il malessere dovesse rivelarsi importante, è bene però valutare la consultazione di una psicologa, valutando il fatto che questa potrebbe essere una buona occasione per interrogarci meglio sulla provenienza di queste emozioni, acquisendo così informazioni per gestire meglio le situazioni future.

Articolo scritto dalla dottoressa Letizia Ciabattoni

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FONTI:

https://www.stateofmind.it/2017/12/christmas-blues-depressione-natalizia/

https://www.eurodap.it/

https://psicopatologia.eu/effetti-collaterali-natale-ansia/

Sansone R.A., Sansone L.A., The Christmas effect on psychopathology, Innov Clin Neuroscienze, 2011;

American Psychiatric Association (2013a). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-Washington, D.C.: APA (trad. it.: DSM-5. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. Milano: Raffaello Cortina, 2014).

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