Evacuazione, si studiano le nuove linee guida con Vigili del Fuoco e Università 

L’emergenza e l’evacuazione di persone disabili nei luoghi di lavoro, durante situazioni di emergenza, è da sempre un tasto dolente in tutta Europa. Ma potrebbe essere proprio l’Italia a dare una svolta su questo argomento, molto delicato e difficile da affrontare. A Sassari il 9 maggio scorso la Direzione centrale per la prevenzione incendi e la sicurezza del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ha firmato una convenzione insieme al Dipartimento di scienze biomediche dell’Università di Sassari. I due enti so pongono come obiettivo quello di stendere le linee guida per la gestione delle emergenze con persone disabili nelle attività lavorative nell’ambito della prevenzione incendi che possano essere presentate alle istituzioni europee durante il semestre di presidenza del Consiglio che spetta, da giugno a dicembre, allo stato italiano.

Nel mondo infatti esiste una Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, che auspica la creazione di normative ad hoc capaci di garantire a tutte le persone, disabili e non, lo stesso livello di sicurezza. L’Unione Europea ha inserito nei suoi programmi d’azione l’implementazione di questa convenzione nelle sue normative. Per questo Vigili del Fuoco e Università di Sassari vogliono studiare la gestione delle emergenze, per migliorare gli aspetti riguardanti i disabili e formulare specifiche norme antincendio che prendano in considerazione persone su carrozzine e non solo, presenti in attività lavorative civili o industriali.

L’accordo, in attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si inserisce tra le attività dell’Unione Europea volte a migliorare l’inclusione sociale, il benessere e il pieno esercizio delle persone disabili, cui il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in vista del semestre Europeo di Presidenza Italiana, intende contribuire fattivamente.

Con la firma dell’intesa si istituisce un gruppo multidisciplinare, composto da rappresentanti del Corpo, dell’Università di Sassari, da medici del lavoro, disability manager e Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione che dovrà quindi occuparsi della stesura di un documento capace di garantire a tutte le persone, disabili e non, lo stesso livello di sicurezza.

Fra gli obiettivi c’è anche quello di potenziare gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche, nel rispetto sia degli aspetti di sicurezza e fruibilità che dell’armonia e funzionalità dell’ambiente.

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