Formazione nel soccorso, Sindrome Neurolettica Maligna: cos’è e come si affronta

La sindrome neurolettica maligna colpisce lo 0,02-3% dei pazienti che assumono farmaci neurolettici, e si caratterizza per da alterazione dello stato mentale, rigidità muscolare, ipertermia, e iperattività autonomica

Molti farmaci antipsicotici o antiemetici possono scatenare la sindrome neurolettica maligna

In generale questi farmaci sono accomunati da una riduzione della trasmissione dopaminergica.

Ma la sindrome può verificarsi anche in pazienti che sospendono la levodopa o agonisti della dopamina.

La sindrome serotoninergica spesso può essere differenziata dalla sindrome neurolettica maligna tramite l’utilizzo di un inibitore della ricaptazione della serotonina o un altro farmaco serotoninergico (e spesso si sviluppa entro 24 h dalla somministrazione del suo farmaco di innesco) e per l’iperreflessia.

Sindrome neurolettica maligna, 4 sintomi caratteristici solitamente si sviluppano nell’arco di alcuni giorni, e spesso nel seguente ordine:

  • Alterazione dello stato mentale: in genere il primo sintomo è una modificazione dello stato mentale, spesso un delirium agitato, e può evolvere in letargia o areattività (che riflette un’encefalopatia).
  • Anomalie motorie: i pazienti possono avere rigidità muscolare generalizzata grave (a volte con tremore, con conseguente rigidità a ruota dentata delle articolazioni) o, meno spesso, distonie, corea, o altre anomalie. Le risposte all’evocazione dei riflessi tendono a diminuire.
  • Ipertermia: la temperatura è solitamente > 38° C e spesso > 40° C.
  • Iperattività autonomica: l’attività del Sistema Nervoso Autonomo risulta aumentata, causando tendenzialmente tachicardia, aritmie, tachipnea, e ipertensione labile.

Il trattamento di un soggetto colpito deve prevedere raffreddamento rapido, controllo dell’agitazione psicomotoria, e altre misure aggressive di supporto.

Alcuni pazienti possono richiedere intubazione tracheale e coma farmacologico. La somministrazione di benzodiazepine EV in dosi elevate può essere utile per controllare l’agitazione.

Per approfondire:

Vertigini: cosa sono, come si riconoscono e come si possono curare?

Fonte dell’articolo:

MANUALE MSD

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