Frattura, come si interviene da normali cittadini? Ecco qualche indicazione per essere di aiuto

Finire coinvolti in un incidente è purtroppo una realtà che può accadere ogni giorno. L’importante è essere preparati, ed è per questo che oggi parleremo di come trattare una frattura

Già, anche da comuni cittadini: per un operatore di centrale 118 avere indicazioni esatte è importantissimo, e lo metterà nella condizione di stabilire quali mezzi e quali profili professionali debbano recarsi sul luogo di un intervento.

In un’ipotetica situazione di questo genere, come si può capire se la persona che è dinanzi a noi presenta una frattura?

Bisogna innanzitutto tenere in stretta osservazione la situazione e capire, a mente fredda, le dinamiche dell’incidente.

Ovvero, ma è solo per fare un esempio, se la persona è caduta ad esempio da un punto molto alto.

In generale, comunque, se non in presenza di stato confusionale o perdita di conoscenza, è la persona stessa che deve descrivere il dolore, o descrivendo un dolore particolarmente intenso anche al minimo movimento.

Le fratture più gravi possono farsi notare meglio per via della presenza di arti dislocati, colorazioni della pelle o addirittura la fuoriuscita dell’osso dal corpo del paziente.

In certi casi il segno più evidente per una frattura è la presenza di lividi violacei sulla punta delle dita di mani o piedi.

E queste evidenze le si può osservare anche da soli, e descriverle alla centrale operativa del 118, se si sta collaborando con altri cittadini.

In totale vi sono più di 15 tipi di frattura, dalla più lieve che presenta danni superficiali come le microfratture fino a quelle di natura composta

E’ davvero improbabile che una persona comune possa distinguere i diversi tipi, mentre è essenziale che sappia comprendere se una persona ha una frattura o no, perché ciò condiziona sia la eventuale movimentazione (necessaria solo se lo scenario è altamente rischioso, in tutti gli altri casi è bene attendere i sanitari del 118)

Perciò è importante sul momento mettere in sicurezza la persona che presenta tale frattura.

Se la persona non è in immediato pericolo (e va perciò spostata) bisogna iniziare queste procedure:

  • Una volta accertato lo stato della frattura, bisogna controllare se la persona sia in stato di shock. Sintomi sono respiro corto ed accelerato o da un marcato senso di debolezza. In questo caso è importante distendere il paziente, mantenerne le gambe alzate e la testa leggermente più bassa del busto.
  • Se sono presenti delle emorragie, bisogna fermare immediatamente la fuoriuscita del sangue: applicando una garza o un panno pulito, con la giusta pressione, è possibile fermare l’emorragia. Tuttavia bisogna tener particolare cura di questo gesto poiché si rischia di entrare in contatto con la frattura stessa: è davvero importante ascoltare con attenzione le indicazioni dell’operatore di centrale 118, se si ha qualcuno accanto che lo ha contattato.
  • Se si nota la fuoriuscita dell’osso dalla ferita, non bisogna assolutamente cercare di spingerlo nuovamente dentro.
  • E’ importante immobilizzare la ferita, ma è bene farlo solamente se si sa come farlo.
  • In seguito si può applicare del ghiaccio sulla ferita, ovviamente non direttamente. E’ sempre importante avvolgere il ghiaccio in un panno, da applicare poi sulla frattura.
  • Se la persona va spostata, soprattutto perché in imminente pericolo (esempio: edificio che va a fuoco), bisogna sempre farlo con una certa delicatezza. Lo si può far da soli se si tratta d’un singolo arto, la faccenda va invece a complicarsi quando si parla di più arti fratturati o d’una frattura più interna.

Ovviamente a tutto questo vi sono alcuni casi specifici nel quale bisogna agire in maniera differente o con una certa particolare cautela.

La maggior parte di queste operazioni di primo soccorso sono adeguate nel caso delle fratture più semplici, ma bisogna invece attuare qualche precauzione in più per fratture di diversa entità.

Ad esempio, nel caso è presente una frattura al livello del collo, della schiena o della testa, non bisogna assolutamente muovere la persona.

Solo gli infermieri e i medici chiamati sul posto possono muovere il paziente nella maniera corretta.

Lo stesso accade se la frattura riguarda parti quali le costole o il bacino

Per questo è sempre importante non muovere mai l’individuo ferito a meno che non sia assolutamente necessario (Es: luoghi pericolanti o in mezzo all’autostrada).

Non bisogna mai applicare pressione in maniera non necessaria (leggi: massaggiare la zona colpita).

Detto ciò, e va ripetuto, non tutte le fratture possono essere fatali.

Ma ad ogni modo bisogna chiamare il 118 non appena la persona viene messa in sicurezza e vengono applicate le giuste cure.

Solo nel caso la persona riporta una frattura non grave è possibile trasportarla personalmente in ospedale, specialmente se si ritiene adeguato per farlo in maniera più rapida.

Per concludere, una frattura non è facile da esaminare così come non è semplice da trattare. Ma alla fine dei conti, è sempre importante prestare le prime cure.

Il resto va sempre lasciato agli operatori sanitari del 118.

I cittadini comuni sono essenziali da due punti di vista: il primo è che, assieme, possono fare da ponte tra il paziente da soccorrere e la centrale operativa del 118, il secondo è che possono essere “braccio” dei sanitari nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Ed è già tantissimo.

PER APPROFONDIRE:

TSSA – I traumi dell’apparato muscolo-scheletrico. Cosa fare in caso di frattura, lussazione, distorsione o strappi

Fratture in età pediatrica: cosa fare e cosa non fare al nostro bambino

FONTE DELL’ARTICOLO:

https://www.medicalnewstoday.com/articles/173312

https://www.clinicacellini.it/enciclopedia/primo-soccorso/fratture

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