Gestire e alleviare il dolore: il ruolo della terapia antalgica

La terapia antalgica è una branca specifica dell’anestesia il cui obiettivo è ridurre il dolore. Ma come funziona la cosiddetta terapia del dolore?

Obiettivo della terapia antalgica è il miglioramento della qualità di vita del paziente attraverso la migliore gestione possibile del dolore

La presenza del dolore infatti impatta moltissimo sulla quotidianità, limitando la vita personale, lavorativa e di relazione.

Terapia antalgica, come si procede?

Innanzitutto occorre individuare le cause del dolore e una volta effettuata la diagnosi si valuteranno le opzioni più appropriate così da offrire al paziente la soluzione a lui più adeguata che consenta di controllare il dolore in maniera più o meno definitiva, tenendo conto dei rischi e dei benefici.

Nella composizione del quadro clinico è bene tenere presente non solo quanto dolore avverte il paziente ma anche le caratteristiche del dolore stesso: un elemento fondamentale nella scelta del tipo di terapia antalgica.

Le opzioni possono essere molteplici: dalla supplementazione a una dieta equilibrata, dall’attività fisica alla riabilitazione, ma anche infiltrazioni o procedure avanzate di neuromodulazione, neurostimolazione e neurolisi per “colpire” in modo mirato le strutture nervose coinvolte nella genesi e nella trasmissione del dolore.

Dolore acuto e cronico, quale approccio della terapia antalgica?

Questo approccio può aiutare ad alleviare il dolore acuto e cronico, caratteristico di condizioni molto comuni come artrosi, lombalgia, cervicalgia, discopatia, lombosciatalgia.

Allo specialista spetta il compito di definire una sorta di ricetta su misura che oltre che a controllare il dolore, promuova innanzitutto uno stile di vita corretto che contribuisca a prevenire la comparsa del dolore stesso.

Controllare il dolore vuol dire ridurre o eliminare del tutto l’assunzione di farmaci e di conseguenza anche la comparsa degli effetti collaterali a essi associati.

Grazie alla terapia antalgica è possibile gestire ogni tipo di dolore, a seconda della causa, e grazie a un approccio multidisciplinare si cerca la soluzione migliore possibile per ogni singolo paziente.

Il paziente potrà affidarsi all’anestesista specializzato in terapia antalgica per gestire e controllare il dolore al meglio, al fine di consentire nei tempi più rapidi possibili e nella massima sicurezza la riabilitazione e il recupero funzionale e garantire al paziente una buona qualità di vita.

Per approfondire:

Distorsioni e fratture di mano e polso: le cause più comuni e cosa fare

Frattura del polso: come riconoscerla e come curarla

Fratture e traumi: cosa fare quando si rompono o si incrinano le costole?

Dolore e formicolio alle mani, sintomi di quali disturbi?

Fonte dell’articolo:

Humanitas

Potrebbe piacerti anche