Isterectomia totale e operativa: che cosa sono, cosa implicano

L’asportazione dell’utero (isterectomia) viene eseguita per via vaginale o per via laparoscopica (anche in caso di miomi voluminosi)

L’esperienza maturata in ambito laparoscopico dell’equipe della ginecologia riporta solo il 10% di chirurgia tradizionale negli uteri voluminosi.

Anche in questo caso evitare l’incisione dell’addome preserverà l’integrità corporea della donna, riducendo il dolore post-operatorio e permettendo una ripresa più rapida.

Isterectomia: l’isteroscopia è una tecnica mini-invasiva endoscopica

Attraverso l’uso di un’ottica con telecamera sottilissima e di strumenti adeguati, consente di diagnosticare (isteroscopia diagnostica) e curare (isteroscopia operativa) diverse condizioni patologiche.

Quando l’isteroscopia viene utilizzata per effettuare interventi chirurgici si parla di isteroscopia operativa o resettoscopia, che rappresenta una tecnica innovativa perché consente, senza lasciare cicatrici e senza la necessità di un ricovero, di trattare patologie dell’utero come polipi, fibromi, malformazioni dell’utero (setti uterini, sinecchie ed aderenze).

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Humanitas

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