L'infermiere e l'identificazione dei bisogni, delle priorità e degli obbiettivi del Triage pediatrico (TESI)

Autore della Tesi: Roberta Bordonaro, infermiere presso il Royal Liverpool and Broadgreen University Hospital Trust

Foto Curso Triage 2014La scelta di quest’ argomento di tesi è stata dettata non solo dall’ enorme importanza che riveste il triage nell’ospedale ma anche dal fatto che al suo interno c’è l’ analisi dei bisogni, l’identificazione delle priorità e la definizione degli obiettivi.

Il termine “triage” deriva dal francese “trier” che significa scegliere, selezionare. Il triage è una metodica che permette di identificare in Pronto Soccorso (PS) le priorità dei pazienti che hanno bisogno di un intervento immediato, da quelli che possono attendere, in quanto la loro patologia non comporta un rischio di vita. Esso rappresenta una vera e propria selezione e nasce dalla sproporzione tra numero di operatori sanitari e sale da visita da una parte, e un numero di pazienti che chiedono assistenza dall’altra.
La possibilità di poter selezionare in P.S. gli utenti che vi affluiscono attribuendo una priorità di accesso in base alla gravità, permette di offrire un miglior servizio sia per il cittadino che per l’operatore sanitario. Ciò ha lo scopo di ridurre il sovraffollamento, evitando la legge dell’ “avanti a chi tocca” dando priorità alla gravità della patologia.

In Italia un cittadino su due si rivolge al P.S. almeno una volta l’anno e, per il futuro, si prevede un ulteriore aumento dell’incidenza. L’introduzione della funzione di triage operata alla porta in P.S. da Infermieri Professionali, non è la sola risposta al problema del sovraffollamento, ma può contribuire a mantenere l’efficienza di queste strutture a fronte di un sovraccarico di lavoro causato dall’eccessiva richiesta dell’utenza e/o sottodimensionamento della struttura stessa.

Lo studio, oggetto della tesi, sviluppa il profilo professionale dell’infermiere secondo il D.M. n°739/ 14 Settembre 1994, dove, “l’infermiere identifica i bisogni diassistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obiettivi, pianifica-gestisce-valuta l’intervento assistenziale infermieristico.

Parlando di Triage si andrà ad analizzare:

  • Riferimenti legislativi relativi al Triage
  • La storia e la motivazione per la quale è stato ideato il Triage
  • Il Triage militare, che è stato il padre dell’attuale Triage
  • Le finalità del Triage all’interno del DEA
  • Le caratteristiche del personale addetto al triage
  • I requisiti richiesti e la formazione
  • L’utilizzo della scheda di triage
  • Il Triage pediatrico, con relativi esempi nell’assegnazione dei codici di priorità, che verrà trattato nello specifico, e con riferimento all’azienda ospedaliera di Vaio, Fidenza.

Nella parte finale si tratterà il processo di Triage pediatrico, così definito nei suoi presupposti storico culturali e nelle sue procedure operative, in quanto strumento essenziale per una migliore organizzazione assistenziale delle Unità Operative di Pediatria, dei Pronto Soccorsi Pediatrici, dei Pronto Soccorsi Generali e dei DEA.
Si propone inoltre di essere un valido supporto per una efficace attuazione di qualsiasi forma di associazionismo tra i Pediatri di Famiglia, nel cui ambito è sempre più importante la competenza infermieristica. La rigorosa applicazione di tale metodologia di accesso alla prestazione medica è fondamentale per l’individuazione della criticità, la razionalizzazione dei ricoveri, la promozione di nuove forme assistenziali, l’auspicata regolamentazione dei percorsi diagnostico-terapeutici e delle prestazioni erogate, e non ultimo, per un corretto approccio relazionale che tenga conto delle composite esigenze dell’utenza.

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Presentazione dell’autore: Roberta Bordonaro nasce il 12 Agosto 1990 a Vittoria, cittadina del ragusano con forte interesse turistico dovuto ad un’architettura Barocca e ad aree divenute patrimonio dell’UNESCO che hanno sicuramente focalizzano l’attenzione di numerosi visitatori.
Si laurea il 16 Aprile 2014 in Infermieristica presso l’università degli studi di Parma, approcciatasi subito al mondo del lavoro con un esperienza della durata di un anno, in un laboratorio di analisi cliniche, scende sul campo domiciliare mettendo quotidianamente in gioco, con amore, passione e dedizione, tutto ciò che concerne l’arte infermieristica. Nel Giugno 2015 viene assunta a tempo indeterminato al Royal Liverpool and Broadgreen University Hospital Trust nel reparto di Gastro epatologia chirurgica.
A fronte della sua giovane età e della sana incoscienza che ne deriva, si pone svariati obiettivi, tutti con il raggiungimento di essi.

 
 									
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