Lotta allo smog: salvezza per la salute europea

Ridurre l’inquinamento per un futuro più sano e sostenibile

L’Europa affronta una sfida crescente contro l’inquinamento atmosferico, una minaccia significativa per la salute pubblica e l’ambiente. L’attenzione è focalizzata sulle particelle sottili (PM2.5) e sui gas nocivi, che hanno implicazioni dirette sulla qualità della vita e sulla longevità della popolazione.

Impatti sulla salute: un quadro preoccupante

L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) ha rivelato che, nonostante i progressi negli ultimi decenni, l’inquinamento atmosferico rimane la principale minaccia ambientale per la salute in Europa. Le PM2.5, in particolare, sono associate a una vasta gamma di problemi di salute, inclusi disturbi cardiovascolari e respiratori, che possono portare a morti premature. La riduzione delle esposizioni a queste particelle ha il potenziale di salvare migliaia di vite ogni anno, con studi che indicano una diminuzione del 33% delle morti premature tra il 2005 e il 2019 grazie agli sforzi di mitigazione attuati.

Inquinamento e salute: l’allarme delle periferie di Milano

L’indagine condotta dall’Agenzia per la Tutela della Salute di Milano ha messo in luce una preoccupante tendenza: le zone periferiche della città, attraversate da tangenziali, con limitate aree verdi e densamente popolate, registrano tassi di decesso significativamente più elevati a causa dell’esposizione a biossido di azoto e polveri sottili rispetto al centro. In particolare, quartieri come Mecenate, Lorenteggio e Bande Nere evidenziano un tasso di mortalità che può superare i 200 decessi per 100.000 abitanti, marcando un incremento fino al 60% rispetto alle aree centrali, dove, grazie alle zone a traffico limitato (ZTL), il tasso di mortalità si mantiene attorno a 130 decessi per 100.000 abitanti. Questa discrepanza sottolinea l’urgente necessità di rivedere le politiche ambientali e di mobilità urbana per proteggere la salute dei cittadini, specialmente nelle aree periferiche più vulnerabili.

Strategie e normative: il cammino verso l’aria pulita

L’Unione Europea, in linea con le nuove linee guida dell’OMS sull’inquinamento atmosferico del 2021, sta rivedendo le proprie direttive sulla qualità dell’aria. Questo sforzo si inserisce nel più ampio European Green Deal, con l’obiettivo di ridurre del 55% le morti premature causate da PM2.5 entro il 2030. È cruciale per gli Stati membri elaborare piani di qualità dell’aria efficaci, mirando ad allineare gli standard dell’UE a quelli più stringenti dell’OMS, per garantire un ambiente più sano per tutti i cittadini.

Il legame con il cambiamento climatico: doppio beneficio

L’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico sono strettamente collegati, con la combustione di combustibili fossili che contribuisce sia al riscaldamento globale che alla qualità dell’aria degradata. Le iniziative per combattere l’inquinamento atmosferico possono quindi avere un impatto significativo anche sul cambiamento climatico. L’OMS stima che l’attuazione dell’Accordo di Parigi potrebbe salvare circa un milione di vite all’anno entro il 2050, grazie alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Monitoraggio e interventi: verso soluzioni innovative

Il monitoraggio della qualità dell’aria gioca un ruolo cruciale nell’identificazione delle aree a rischio e nell’implementazione di interventi mirati. L’Indice Europeo della Qualità dell’Aria fornisce dati in tempo reale sull’inquinamento atmosferico, consentendo ai cittadini e alle autorità di prendere decisioni informate. Inoltre, tecnologie innovative e sensori a basso costo stanno ampliando la capacità di monitoraggio, offrendo nuove opportunità per combattere l’inquinamento atmosferico a livello locale e globale.

La lotta contro lo smog in Europa è sia una sfida che un’opportunità. Attraverso politiche efficaci, innovazioni tecnologiche e cooperazione internazionale, possiamo proteggere la salute pubblica e promuovere un futuro sostenibile.

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