Lupus eritematoso sistemico: i segnali da non sottovalutare

Sono più di 60mila in Italia le persone colpite da lupus eritematoso sistemico, con una prevalenza nelle giovani donne a partire dai 15 anni. Il LES è una patologia autoimmune che vede un’attivazione incontrollata del sistema immunitario, con conseguente infiammazione cronica che può interessare qualsiasi organo o apparato

Lupus eritematoso sistemico, una diagnosi difficile

La malattia è di difficile diagnosi soprattutto per le molte manifestazioni possibili e perché molti dei sintomi che lo caratterizzano sono comuni anche in molte altre patologie, la presenza di alcuni sintomi contemporaneamente deve indurre a rivolgersi a un reumatologo.

I sintomi da non sottovalutare nel lupus eritematoso sistemico

  • Perdita di peso ingiustificata. Il lupus, in quanto malattia autoimmune, può alterare il metabolismo e indurre una perdita di peso non giustificata.
  • Anche la presenza di febbricola per periodi prolungati e in assenza di segni di infezione potrebbe essere legata al lupus.
  • Astenia cronica. Una stanchezza cronica e persistente è tipica del lupus, soprattutto per una riduzione dei valori di emoglobina.
  • Ematomi spontanei. Il lupus può determinare un basso numero di globuli bianchi e piastrine e queste in particolare sono alla base dei disturbi della coagulazione.
  • Orticaria.
  • Eruzioni cutanee. Uno dei segni caratteristici del lupus è il cosiddetto “eritema a farfalla”. Eruzioni cutanee importanti, soprattutto sul viso, non vanno sottovalutate, soprattutto se il problema si manifesta con l’esposizione al sole.
  • Secchezza di bocca ed occhi. Questo sintomo può manifestarsi quando la malattia colpisce le ghiandole salivari e lacrimali.
  • Ingrossamento dei linfonodi. Come tutte le malattie che coinvolgono il sistema immunitario, anche il lupus provoca un’iperattivazione dei linfonodi che aumentano di dimensione e possono talvolta essere dolenti.
  • Perdita di capelli. Più comune nelle donne dai 15 ai 50 anni, il lupus può manifestarsi con la perdita di ciocche di capelli senza però lasciare cicatrici.
  • Fenomeno di Raynaud.Se mani e piedi al freddo diventano prima bianchi, poi blu e quindi rossi per circa 20 minuti potrebbe trattarsi del fenomeno di Raynaud, che sebbene sia più comune ad altre malattie, può suggerire anche la presenza di lupus.
  • Dolori articolari, che si presentano soprattutto al mattino (con una rigidità di lunga durata al risveglio) per poi farsi meno intensi durante la giornata.
  • Dolore al petto. Il lupus può infiammare le membrane sierose di polmoni e cuore causando quindi pleurite e pericardite, con conseguente dolore toracico (diverso di quello d un infarto).
  • Cefalea, depressione e altri sintomi neurologici di recente insorgenza. Anche il sistema nervoso può essere colpito dal lupus, con la manifestazione di diversi sintomi di natura neurologica, compresi allucinazioni e forme di psicosi o ictus ischemico.
  • Edemi e gonfiore diffuso. I reni sono gli organi più frequentemente colpiti dal lupus, ma in genere questo non si ripercuote sulla capacità di urinare se non a stadi molto avanzati. Nei casi più gravi può aversi insufficienza renale con perdita di grandi quantità di proteine e la comparsa di un gonfiore significativo soprattutto degli arti inferiori in poco tempo.
  • Aborti ricorrenti. I problemi di coagulazione del sangue possono anche rendere difficoltoso portare a termine una gravidanza.

Per approfondire:

Malattie autoimmuni, Università di Sassari scopre nuovi bersagli per curarle: pubblicazione su Nature Genetics

Patologie reumatiche: artrite e artrosi, quali differenze?

Lupus Eritematoso Sistemico (LES): con quali sintomi si manifesta?

Fonte dell’articolo:

Humanitas

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