Patologie dell’apparato riproduttivo maschile: il varicocele

Il varicocele è una delle più frequenti patologie a carico dell’apparato riproduttivo maschile. Si tratta in un rigonfiamento anomalo delle vene del testicolo e coinvolge il 15% circa della popolazione maschile adulta

Che cos’è il varicocele?

Il varicocele è causato da un reflusso patologico di sangue dalla vena renale sinistra al testicolo.

Ne conseguono ristagno di sangue, aumento della temperatura e scarsa ossigenazione dei tessuti.

Il reflusso, infatti, porta a un aumento della pressione nelle vene del funicolo spermatico e fa aumentare la temperatura nella borsa scrotale.

Una temperatura di poco inferiore a quella interna è fondamentale per il buon funzionamento dei testicoli: per questo si trovano in una sacca esterna all’addome (scroto).

Le grosse varici nello scroto agiscono come un “termosifone” e possono provocare una diminuzione della produzione e della qualità del liquido seminale, arrivando a causare infertilità.

Insorge principalmente durante la pubertà, tra gli 11 e i 16 anni, e interessa nel 95% dei casi il testicolo sinistro.

Quali sono le cause del varicocele?

Le cause all’origine del varicocele non sono ancora del tutto note.

Si ritiene che un ruolo di primaria importanza alla base di questo disturbo sia giocato da una congenita debolezza delle pareti venose associata a incontinenza delle valvole che con il tempo – e soprattutto durante l’età puberale, quando i testicoli crescono più velocemente – possono causare la dilatazione delle vene.

Quali sono i sintomi del varicocele?

Gran parte delle volte il varicocele è asintomatico ed è quindi necessaria una visita medica per diagnosticarlo.

In altri casi si possono avvertire diversi sintomi:

  • Dolore sordo al testicolo interessato.
  • Senso di pesantezza o fastidio a livello dello scroto (soprattutto dopo sforzi fisici, dopo una giornata trascorsa in piedi o dopo essere stati seduti per troppo tempo).
  • Quando il varicocele è di grado elevato le vene dilatate a livello del testicolo possono risultare palpabili e visibili.
  • Il testicolo interessato può risultare più piccolo e in posizione più bassa rispetto all’altro.

Diagnosi di varicocele

Per la diagnosi, è necessario sottoporsi a visita medica.

Lo specialista potrebbe richiedere un’ecografia testicolare con doppler dei vasi spermatici, per definire l’entità del reflusso venoso, e/o uno spermiogramma, per stimare un eventuale deterioramento della fertilità.

È molto importante diagnosticare precocemente il varicocele, al fine di evitare di compromettere la fertilità e lo stato di salute del testicolo interessato.

Esistono numerose tecniche chirurgiche e radiologiche per correggere il varicocele

Generalmente, si tende a preferire tecniche mini-invasive che rendono l’intervento molto sicuro.

Quella adottata in molti ospedali consiste in una piccola incisione sub-inguinale dalla quale si esteriorizzano le vene varicose che vengono sclerotizzate per via anterograda (dal basso verso l’alto).

Questa procedura riduce i rischi di recidiva rispetto alle tecniche classiche, abbrevia notevolmente i tempi operatori, di degenza e di recupero fisico.

L’intervento non è doloroso e l’anestesia può essere locale o con sedazione profonda.

Come prevenire il varicocele?

Purtroppo non sono note strategie in grado di prevenirne lo sviluppo.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Humanitas

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