Quando la sigaretta diventa tecnologicamente insidiosa

Il noto farmacologo Silvio Garattini che di battaglie contro il fumo ne ha fatte molte, nella sua prossima pubblicazione ‘Fa bene o fa male’ edito da Sperling&Kupfer, tra pochi giorni disponibile il libreria, racconta con puntualità e precisione gli steps fondamentali per liberarsi una volta per tutte dall’odioso vizio, accentuando la sua riflessione sui tuttavia i non ancora scientificamente provati, effetti benefici della sigaretta elettronica.

Sono quasi 2 milioni i consumatori italiani che hanno deciso di usare la sigaretta elettronica per lenire definitivamente il vizio del fumo. Si calcola dunque in termini di mercato che una grossa fetta di fumatori ha accolto con sommo piacere l’avvento della sigaretta più tecnologica mai esistita sulla faccia della terra, capace di rilasciare non solo nicotina, bensì anche altre sostanze, tra cui menta, vaniglia, fragola e altri sapori.

Il punto sollevato dall’Istituto Speriore di Sanità è proprio quello suddetto, in una nota rivolta al Ministero della Salute, che ha dato infine parere negativo riguardo agli effetti benefici della sigaretta elettronica, l’attenzione è stata rivolta sul fatto che non esistono test scientifici capaci di confermare la tesi dell’effetto benefico.

I modelli presenti sul mercato sono troppo diversi fra loro per poter dunque statuire che la sigaretta elettronica è il mezzo opportuno per liberarsi dalla vera e propria sigaretta. Secondo Garattini anzi, la sigaretta elettronica, oltre ad essere entrata nelle nostre vite come un ‘nuovo modo di fumare’ non libera l’individuo dalla gestualità del fumo, che in molti casi è parte integrante del vizio e ne ripercorre tutte le tipiche manifestazioni di dipendenza sviluppando tendenze pericolose.

 

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