Resilienza e temperature globali: brutte notizie per il periodo 2016-2020

L’ultima previsione del Met Office, il servizio metereologico inglese, non è molto positiva per il periodo che va dal 2016 al 2020. Le possibili analisi effettuate dai meteorologi dicono che l’incremento di temperature potrebbe essere fra gli 0,28 gradi e gli  0.77 gradi rispetto alla media di lungo periodo che va dal 1981 al 2010. Il dato è certo: la temperatura del globo salirà ancora. Certo, per comparazione al 2015 – ad oggi l’anno più caldo mai rilevato dall’inizio delle serie, datate 1850 – potremmo non avere il picco di 0.44 gradi centigradi di aumento rispetto alla serie a lungo termine. Ma è chiaro che le temperature nei prossimi 5 anni saranno comunque in un range di riscaldamento e non raffreddamento. Le previsioni sono fatte in base al modello internazionale CMIP5. Dough Smith, esperto del Met sulle previsioni decennali spiega che” Ci aspettiamo un aumento della temperatura per il 2016 molto simile a quello del 2015, che è stato un anno record e di rottura. Considerando la fortissima influenza di El Niño nel Pacifico, siamo quasi certi che il 2016 sarà un altro anno record. Comunque, il susseguirsi di anni record per il riscaldamento globale dovrebbe fermarsi nel 2017, quando si prevede la fine del fenomeno nel pacifico, ma comunque l’alto livello di gas serra nell’atmosfera continuerà ad influenzare il clima e portarci verso periodi sempre più caldi”.

Le serie statistiche previste per il 2016-2020 suggeriscono maggior calore su zone ad alte latitutidini, e ci sono indicazioni di continui raffreddamenti previsti sia negli oceani dell’emisfero sud che relative condizioni fredde nell’Atlantico del nord. Questi modelli vedono potenziali importanti impatti climatici per l’Europa, l’America e l’Africa. Questa è la prima previsione in cui il MET usa il nuovo sistema ad alta risoluzione che riesce a prevedere sia le condizioni dell’oceano che quelle dell’atmosfera. La previsione è online sul sito del Met Office.

 E’ chiaro e palese che l’aumento delle temperature pone pesanti interrogativi sul sistema di gestione delle emergenze e sul modo in cui i paesi europei e mediterranei sono attrezzati per affrontare eventi meteorologici sempre più intensi e devastanti. Piogge monsoniche, trombe d’aria, grandinate, flash floods e lunghi periodi di siccità potrebbero diventare fenomeni normalissimi in Europa. Siamo pronti ad affrontarli?

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