Sclerosi Multipla: quali sono i sintomi della SM

La Sclerosi multipla è una patologia cronica (che dura tutta la vita) e progressiva (che tende a degenerare con il passare del tempo)

Questa malattia aggredisce e danneggia in modo irreparabile tutto il sistema nervoso, provocando la degenerazione della mielina, la sostanza di rivestimento dei nervi del nostro organismo.

È grazie a questa sostanza che gli impulsi elettrici, partendo dal cervello, arrivano in modo corretto ed immediato alle parti periferiche del nostro corpo o tornano dalla periferia al cervello; è quindi chiaro che una distruzione permanente di questo rivestimento implica un danneggiamento serio alla coordinazione motoria, ai movimenti, alla trasmissione degli impulsi nervosi in generale.

Sintomi della sclerosi multipla

I sintomi legati alla sclerosi multipla possono essere diversi in base alla zona del sistema nervoso colpito dal processo di demielinizzazione.

Solitamente sono interessati i movimenti e le funzioni sensoriali.

I pazienti possono provare:

  • debolezza diffusa
  • paralisi degli arti
  • problemi alla vista
  • dolore muscolare
  • tremori
  • perdita dell’equilibrio
  • disturbi del linguaggio
  • perdita di controllo della minzione o dell’emissione di feci
  • impotenza
  • disturbi legati alla memoria e al ragionamento.

Di questi sintomi, i più frequenti sono correlati ai movimenti degli arti inferiori, al dolore muscolare, alla debolezza e all’incontinenza fecale ed urinaria.

Ci sono quattro forme di sclerosi multipla:

La sclerosi multipla benigna. È la forma più leggera, non degenera con il passare del tempo, ma provoca al massimo un paio di attacchi in tutto che possono essere risolti con un recupero ottimale senza lasciare danni permanenti.

La sclerosi multipla primaria progressiva.

Si presenta come patologia cronica fin dal suo esordio e con un decorso degenerante e progressivo.

Solitamente, la malattia appare verso i 40 anni, cioè piuttosto tardi rispetto all’età in cui invece solitamente compare.

Sintomi tipici sono soprattutto disturbi legati ai movimenti e alla loro coordinazione.

La sclerosi multipla recidivante-remittente.

Si presenta come malattia in cui gli attacchi sono frequenti; compaiono progressivamente nuovi sintomi o peggiorano quelli già presenti (fase recidivante), che poi regrediscono (fase remittente).

Questa regressione, però, col trascorrere del tempo si fa sempre meno completa, trasformando la forma recidivante-remittente in forma secondaria progressiva.

La sclerosi multipla secondaria progressiva.

È lo stadio finale della sclerosi multipla recidivante-remittente e presenta un andamento progressivo e degenerante che può portare alla invalidità.

Funzione della mielina

Abbiamo detto che la mielina è la sostanza di rivestimento dei nervi che permette una trasmissione rapida e completa degli impulsi nervosi dal cervello alla periferia e viceversa.

La mielina presenta sulla sua superficie delle interruzioni, dette nodi di Ranvier.

Sono in realtà questi nodi che fanno acquistare più velocità alla trasmissione dell’impulso nervoso, poiché, saltando dall’uno all’altro, la trasmissione avviene in maniera più veloce rispetto al tempo che impiegherebbe se dovesse attraversare tutto il nervo.

Infatti, quando la mielina risulta danneggiata o addirittura distrutta, la velocità di trasmissione diminuisce fortemente perché l’impulso non può più fare affidamento sui nodi di Ranvier, ma è costretto a trasmettersi su tutta la lunghezza del nervo o può perfino bloccarsi.

La mielina distrutta viene sostituita dalle cosiddette placche; si tratta di vere e proprie lesioni che rallentano o bloccano la trasmissione degli impulsi nervosi, provocando così una sorta di black-out dell’informazione.

Questo porta a conseguenze irreparabili che gravano sul sistema nervoso e, quindi, anche sui sensi: la coordinazione dei movimenti, la vista, l’udito, ma anche le più elementari funzioni corporali, quali l’emissioni di feci e la minzione, non essendo più supervisionate dal cervello, sono al di fuori del controllo del paziente colpito.

Epidemiologia ed eziologia della sclerosi multipla

In Italia ci sono circa 50.000 persone colpite da sclerosi multipla, che salgono a circa 450.000 in Europa e ad 1 milione in tutto il mondo.

I pazienti sono tutti giovani con età compresa tra i 20 ed i 40 anni; non sono stati riscontrati casi di sclerosi multipla nella popolazione infantile, né in quella anziana.

Più frequentemente questa malattia aggredisce le donne con una frequenza maggiore del 50% e persone di tutte le razze, sebbene i ricercatori abbiano notato una incidenza maggiore nei caucasici rispetto agli altri.

La sclerosi multipla non è una malattia contagiosa, né, soprattutto, ereditaria, sebbene siano stati riscontrati casi di sclerosi multipla all’interno di una stessa famiglia.

La componente genetica, quindi, tenendo conto soprattutto del fatto che ad essere colpiti sono poi i gemelli monozigoti in particolar modo, potrebbe essere un fattore di suscettibilità per lo sviluppo della malattia.

La vera causa scatenante, però, è ancora sconosciuta.

Si può classificare la sclerosi multipla come malattia autoimmune, cioè una patologia in cui l’organismo non riesce più a distinguere tra sostanze estranee e sostanze proprie e attacca queste ultime allo stesso modo delle prime.

In chi è affetto da sclerosi multipla, infatti, la mielina viene distrutta proprio dai vari globuli bianchi, macrofagi, linfociti-T e linfociti-B, che compongono il sistema immunitario del paziente.

Questa reazione dei globuli bianchi contro l’organismo che invece dovrebbero difendere pare sia innescata da un virus comune, come quelli delle malattie infantili.

Per approfondire:

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