Violenza sulle donne: il fondamentale ruolo degli infermieri e le metodologie di intervento

Ruolo degli infermieri, approfondiamo il tema della violenza sulle donne.

 

VIOLENZA SULLE DONNE, IL “PRIMO CONTATTO” DEGLI INFERMIERI

Spesso nel caso di violenza familiare (l’ambito dove si sviluppa il maggior numero dei casi, il 98% del totale) il primo professionista che viene a contatto con la donna picchiata è un sanitario, quasi sempre un infermiere.

Grazie ad una segnalazione online abbiamo trovato una tesi molto interessante, realizzata dall’infermiere Valdelice Santos Barros, seguito dalla professoressa Mara Pavan, per l‘Università degli Studi Internazionali di Roma.

Le riflessioni proposte nel corso di questo mio elaborato, nascono dalla volontà di evidenziare un fenomeno quanto mai dilagante e oggigiorno tristemente quotidiano, rilevando come la violenza contro le donne debba diventare argomento centrale e costante impegno delle istituzioni nell’ambito della ricerca, scientifico e antropologico al fine di prevenire ed attivare progetti volti ad arginare questo problema.

L‟apertura delle istituzioni e dell‟opinione pubblica verso tale fenomeno è cresciuta negli anni.

I PROGRAMMI DI CONTRASTO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

In tutti i paesi occidentali sono stati realizzati centri di ricerca permanenti che divulgano annualmente, anche on-line, statistiche e previsioni sul fenomeno; sono stati creati centri di accoglienza e vari servizi di supporto e aiuto alle vittime Organismi internazionali come Unifem, il programma Daphne della Commissione Europea, Amnesty International e molti altri hanno favorito campagne e azioni di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne2

La violenza, con la sua carica di prepotenza e sopraffazione, ha aperto infatti uno squarcio sulla comprensione di altri fenomeni sociali: le compagini familiari, gli abusi sui minori, il perfezionamento delle politiche sociali, l‟affrancamento delle donne, la devianza e la delinquenza in ambito domestico, i ruoli sessuati, i servizi di accoglienza e cura delle vittime e tanti altri.

La convinzione di fondo è che per cambiare lo status quo, sia necessario indirizzare l‟attenzione su cultura ed educazione.

Risulta necessario fornire nuove chiavi di lettura per intraprendere nuove e più corrette relazioni tra uomo e donna, improntate al dialogo e non certo basate sulla violenza e l‟intimidazione.

Nel primo capitolo si offrirà un quadro della violenza sulle donne, dal punto di vista statistico nell‟ambito del contesto italiano ma anche europeo e internazionale: si valuterà l‟estensione della problematica sia attraverso i dati regionali e nazionali valutati dall‟Eures per l‟anno 2013, sia tramite l‟analisi del quadro europeo ed internazionale.

Nonostante l’Italia abbia sottoscritto numerosi trattati internazionali, tra cui la CEDAW – Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne, la violenza contro le donne resta un problema rilevante.

I DATI RACCOLTI SU UN FENOMENO ABERRANTE

I dati raccolti concorderanno nell‟affermare come in Italia ogni anno circa 1 milione e 200mila donne subiscano atti di violenza: dalle ponderazioni si desumerà come ben 937 mila donne siano state vittime di abusi fisici o sessuali da un partner precedente ed hanno vissuto esperienze di violenza.

Cionondimeno sebbene la gravità del fenomeno sia stata ormai conclamata, raramente vengono valutate dalla cronaca nozioni come “maltrattamenti”, o “violenza domestica”.

Dunque, viene effettuato un vero e proprio occultamento della violenza che rafforza il senso comune che quanto avvenga nella coppia o nella famiglia sia una questione privata, finita in tragedia.

Un aspetto caratteristico del secondo capitolo è l‟importanza data alle proporzioni del fenomeno in Italia dove viene uccisa una donna ogni 2 giorni e 7 donne ogni giorno subiscono violenza dagli uomini.

Si affronterà il problema della violenza come fenomeno ampio e diffuso che si manifesta attraverso strategie diversificate.

Nel terzo capitolo si prenderanno in considerazione quelle che sono le necessarie competenze infermieristiche da attuare in caso di violenza sulle donne.

Nel quarto capitolo si presenterà infine il quadro che emergerà dall‟analisi del protocollo infermieristico da utilizzare nei casi di violenza sessuale.

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