11 settembre, 2.500 soccorritori oggi hanno contratto il cancro

Vigili del fuoco, poliziotti, volontari, paramedici. Sono più di 2.500 i soccorritori che sono intervenuti a Ground Zero dopo il crollo delle Torri Gemelle e a cui è stata diagnosticata la presenza di un cancro. Una malattia che è come una maledizione, in grado di colpire chi ha salvato le vite di centinaia di persone dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre 2001. I dati terribili sono stati pubblicati dal New York Post. 

Le stime mostrano come il bilancio delle persone alle quali è stato diagnosticato un tumore in conseguenza delle tossine presenti nella zona del World Trade Center è salito alle stelle rispetto all’anno precedente, quando erano stati segnalati 1.140 casi. Secondo il World Trade Center Health Program del Mount Sinai Hospital di New York, 1.655 tra i 37mila poliziotti, lavoratori della nettezza urbana, altri dipendenti comunali e volontari che hanno prestato servizio a Ground Zero dopo l’11 settembre 2011 si sono ammalati di cancro. E il bilancio sale a 2.518 persone se si aggiungono vigili del fuoco e paramedici. Un capitano dei pompieri in pensione di 63 anni, che ha lavorato per una settimana senza sosta dopo l’attentato, e che in totale ha trascorso mesi tra le macerie delle Torri, ha recentemente ricevuto un risarcimento di 1,5 milioni di dollari dal ‘9/11 Victim Compensation Fund’ per malattie polmonari e un cancro al pancreas inoperabile. “Quel giorno sapevo che molti di noi si sarebbero ammalati“, ha confessato al Nyp l’uomo, la cui identità non è stata rivelata. L’ex pompiere è stato costretto ad andare in pensione nel 2008 a causa dei disturbi polmonari, e l’anno scorso gli è stato diagnosticato il tumore al pancreas.

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