Nascono i Cacciatori di Puglia, nuovo reparto dell'Arma dei Carabinieri

Dopo Sardegna, Calabria e Sicilia i Carabinieri aprono un nuovo nucleo per il contrasto della criminalità con elicotteri e mezzi speciali. Scopriamo quali

Questa mattina, a Vico del Gargano (FG), presso il Distaccamento dell’Aeronautica Militare di contrada “Jacotenente”, ha avuto luogo la cerimonia di istituzione dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia”, alla presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri.

Il nuovo reparto viene istituito, su autorizzazione del Ministero della Difesa, dal Comando Generale dell’Arma, con lo scopo di integrare l’azione sul territorio dei Carabinieri dell’Organizzazione Territoriale della Puglia, forti dell’esperienza maturata in Sardegna, Calabria e, dal 13 maggio 2017, in Sicilia.

I baschi rossi dei Cacciatori (Sardegna), alla Parata del 2 Giugno

Lo Squadrone istituito in Puglia renderà più efficace il dispositivo dell’Arma nelle aree più impervie della Regione, esercitando una capillare azione di controllo del territorio mediante perlustrazioni e appiattamenti, battute e rastrellamenti, posti di blocco, posti di ascolto e controllo, vigilanza e pattugliamenti eliportati, ricerca di catturandi.

Potrà essere impiegato in attività di contrasto al traffico e alla produzione di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento alle coltivazioni di piantagioni in aree isolate, e di supporto ai reparti speciali che operano in materia ambientale.

Inoltre, per particolari esigenze operative o particolari situazioni di emergenza, lo Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia” potrà concorrere ad integrare temporaneamente il dispositivo dell’Arma in altre Regioni e a rafforzare i servizi svolti dai Comandi territoriali, con aliquote di forza di entità variabile.

Ulteriore concorso potrà essere dato nelle operazioni di soccorso in caso di pubbliche calamità, come primo e tempestivo intervento, e nelle attività di ricerca e soccorso di persone disperse in zone impervie.

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Non tutti sanno che il reparto dei Cacciatori aviotrasportati sono nati nel 1991 per combattere la ‘Ndrangheta in Aspromonte. Con una gestione concettualmente nuova, ad elevatissima specializzazione, che identifica in un’unica visione operativa procedure eminentemente militari e tecniche di polizia, i Cacciatori seguono le migliori tradizioni specialistiche dell’Arma. Nati a supporto dei reparti territoriali, i “Cacciatori” sono rivolti esclusivamente alla lotta del crimine organizzato attraverso gli specifici compiti a loro devoluti, quali:

  • la penetrazione nel territorio, che si concretizza in “infiltrazioni” diurne e notturne improvvise, rapide, nel cuore profondo ed impervio delle asperità montane;
  • gli appiattamenti mirati ad interventi diretti da posti di osservazione e allarme notturni, per la sorveglianza di luoghi e persone sospetti, in assenza di una pianificazione d’intervento immediato;
  • l’attesa e la cattura della “preda” (da qui deriva l’appellativo di “cacciatori“), che si identifica in sequestratori o criminali latitanti.

L’elevato profilo professionale del reparto, scaturito da un’accurata specializzazione del personale, anche ai fini di una diversificazione operativa (tiratore scelto, rocciatore, ardimento, difesa personale, etc.) è in sintonia con uno standard d’intervento tipicamente militare, che prevede l’attuazione di tecniche di controguerriglia proprie dei reparti speciali. A sostegno di tutto ciò è anche previsto l’impiego, in simbiosi con il reparto, di elicotteri e unità cinofile, nonché la disponibilità di apparecchiature ad avanzata tecnologia, tra cui sofisticati apparati di localizzazione individuale satellitare, estremamente utili in ambienti naturali difficili come le zone montuose della Calabria e della Sardegna.

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