Come si diventa Vigili del Fuoco? Le info essenziali per diventare pompiere in Italia

Diventare Vigili del Fuoco in Italia: il percorso è complesso e richiede una grande preparazione: i pompieri, in tutto il mondo e anche in Italia, svolgono un lavoro difficile e articolato, e le persone selezionate devono essere in grado di svolgerlo

Diventare Vigili del Fuoco in Italia, ecco come

Teoricamente per diventare un vigile del fuoco non è differente da quanto richiesto è simile ad altri corpi: tutto quello di cui si trova maggior necessità è un fisico sano e sufficientemente costituito per affrontare gli ardui pericoli di questo mestiere.

Ovviamente non si può far domanda nell’immediato ma, piuttosto bisogna controllare se sono presenti dei bandi (o concorsi) pubblici con il quale è possibile partecipare.

Quindi in poche parole, il primo passo è quello di consultare i concorsi pubblici.

E’ possibile controllare tutto ciò in diverse fonti:

  • Attraverso il sito ufficiale dei vigili del fuoco (http://www.vigilfuoco.it/).
  • Attraverso i quotidiani, qualsiasi testata affidabile o specializzata.
  • Attraverso un canale ufficiale o comunque affidabile, attraverso messaggi dal proprio comune o anche da persone che lavorano nello stesso campo

I requisiti minimi per diventare Vigili del Fuoco:

Prima di presentare la domanda però, iniziamo ad osservare quali sono i vari requisiti minimi che riguardano le varie caratteristiche di conoscenza e legali, che possono contribuire ad essere chiamati una volta che la domanda sarà accettata:

  • L’età minima è di 18 anni, mentre la massima è di 30 anni.
  • Una licenza media è in genere ciò che basta, anche se va specificato che essere in possesso di particolari titoli di studio è sempre apprezzato.
  • Una normale patente di guida, anche se una specializzazione in settori specifici è sempre apprezzata.
  • L’assenza di condanne o precedenti particolari.
  • Essere in possesso di tutti i diritti civili.
  • Una costituzione fisica che sia sufficientemente sana, che può prestarsi al mestiere.
  • Nessun precedente che può mettere in discussione l’integrità mentale della persona.

Buona parte di questi dettagli verranno verificati tramite un’opportuna visita medica e le prove necessarie a discernere se si è adatti ad essere un vigile del fuoco.

Per fare un esempio la necessità d’una solida costituzione fisica è piuttosto relativa e viene solo sottolineata nei casi di maggior esagerazione.

Se è per questo non vi è alcun limite di peso o altezza per diventare dei pompieri, molti di questi requisiti sono stati eliminati nel tempo: quello più recente fa parte dell’altezza, rimosso nel 2015.

Dopo che la domanda è stata accettata, si devono affrontare le prove necessarie a diventare Vigili del Fuoco

Queste passano principalmente per due fasi, che sono la prova preselettiva e quella motorio-attitudinale.

In base ai risultati delle varie prove si possono ottenere dei punti, per un massimo di 100.

In cosa consiste la prova preselettiva?

Si tratta di rispondere a domande che riguardano le materie già affrontate durante la scuola dell’obbligo.

In poche parole, è un modo per assicurarsi che la mente è ancora sveglia e con le dovute conoscenze di base necessarie.

In questo piccolo esame sono anche inserite domande relative a situazioni ipotetiche nel quale si mettono alla prova le capacità di deduzione dei vari candidati.

Giustamente nessuno vieta davvero di darsi una “rinfrescata” studiando qualche manuale a dovere prima di affrontare questi test.

Ricordatevi che alla fin dei conti questo piccolo esame è fatto per comprendere al meglio le vostre capacità di ragionamento, non tanto per controllare se vi ricordate ancora di eventi storici o geografici.

Di certo però, non guasta mai avere una conoscenza di base adeguata.

Le materie che vengono in genere affrontate durante questo piccolo esame coprono un po’ tutti i campi, quindi si va dalla geometria alla storia, così come vari elementi di educazione civica.

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In cosa consiste la prova motorio-attitudinale?

Questo può suonare abbastanza ovvio, ma c’è anche dell’altro che ovvio non è.

In una prova di questo genere bisogna dimostrare di affrontare almeno il minimo che riguarda i duri impegni del vigile del fuoco, con quattro moduli specifici a testare il fisico del candidato, le capacità motorie e di reazione, così come a comprenderne al meglio le abilità relative alle attività di soccorso.

Questa è decisamente la parte più dura, ma è anche quella che davvero può far capire quanto si è pronti per un mestiere di questo genere.

Avere una buona attitudine ai normali strumenti che deve usare un pompiere è già un buon inizio, ma non bisogna comunque dimenticare di avere una discreta capacità fisica che può aiutare anche ad affrontare gli intensi sforzi e temperature con il quale bisognerà avere a che fare durante le varie emergenze.

Al seguito di tutto ciò ed una volta passati tutti i test, sarà il momento di passare il colloquio finale.

Sfoltiti tutti gli ultimi numeri, si va ad affrontare una prova orale che riguarda anche le materie che non sono state affrontate tramite la prova scritta preselettiva.

Questo include anche domande che concernono la conoscenza informatica e linguistica, quest’ultimo con una lingua che verrà nel caso già specificata nel bando di concorso.

Vi avrà luogo anche una valutazione dei titoli di merito, quindi prendendo in considerazione i titoli di studio e nel caso la patente di guida specializzata se presente.

Ed ecco anche l’importanza d’un diploma più sviluppato o una laurea: questi infatti possono far riscattare altri punti per la valutazione finale (anche se non eccessivamente).

Bisogna specificare che in fondo un vigile del fuoco svolge non poche funzioni, dividendosi in varie specializzazioni che riguardano il reparto elicotteristi, sommozzatori o radiometristi.

Spesso si vede l’attività che viene svolta all’occhio pubblico, ma c’è davvero molto da fare all’interno, cosa che risulterà evidente una volta iniziata l’entrata nel corpo nazionale.

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Superato tutto l’iter di prove ed esami, si potrà finalmente iniziare l’addestramento necessario a diventare Vigili del Fuoco

Il corso prevede esattamente una durata di un anno, di cui 9 mesi sono previsti per la formazione di base e 3 mesi sono considerati di tirocinio pratico.

Finito tutto ciò ci si potrà vantare di essere finalmente nel corpo nazionale dei vigili del fuoco, con la possibilità di effettuare un avanzamento di carriera una volta finiti cinque anni di servizio effettivo.

Solitamente questo riguarda l’accesso alla posizione di vigile del fuoco qualificato, coordinatore o esperto.

Altre posizioni sono in regola riservate attraverso di concorsi interni, al quale comunque si verrà a conoscenza quando necessario.

Ecco dunque tutto ciò che è necessario fare per diventare vigili del fuoco.

Se tutto questo risulta troppo complesso, basti sapere che è possibile diventare anche vigili del fuoco volontari, un ramo completamente differente e più aperto a chi vuole, insomma, genuinamente dare un mano nelle situazioni più drastiche.

Per approfondire:

Quali sono gli ambiti di intervento della Protezione civile? Qualche info per il cittadino

Vigili del Fuoco / La piromania e l’ossessione per il fuoco: profilo e diagnosi di chi ha questo disturbo

Fonti dell’articolo:

https://www.concorsovigilidelfuoco.it/come-diventare-vigile-del-fuoco/

https://www.vigilfuoco.it/sitiVVF/como/viewPage.aspx?s=781&p=4121

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