Ipotermia, che cosa determina e qual'è il punto limite da non valicare

Definizione

Per ipotermia si intende la diminuzione della temperatura corporea al di sotto dei 35°C. Questa condizione è reversibile e recuperabile, ma può precipitare fino all’assideramento, che si verifica quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 24-26°C; in questo caso la funzionalità del centro respiratorio viene irreversibilmente compromessa e non vi è alcuna possibilità di recupero.

Cause

L’ipotermia si verifica quando il corpo disperde troppo calore e quindi non è in grado di rigenerarlo. Di solito è causata da una lunga esposizione al freddo. Le cause più comuni sono:

  • Esposizione prolungata al freddo senza essere abbastanza coperti;
  • Caduta in mare con acqua fredda;
  • Indossare indumenti bagnati con vento o freddo;
  • Pesante sforzo, senza bere abbastanza liquidi o senza mangiare abbastanza quando fa freddo.
  • Malnutrizione, cachessia;
  • Intossicazione acuta da alcool o da farmaci;
  • Ipoglicemia e diabete mellito;
  • Ustioni severe e traumi di altra natura.

Sintomi

Il corpo si difende dall’ipotermia attraverso la vasocostrizione, un meccanismo volto a ridurre la quantità di sangue che scorre negli strati superficiali del corpo, per limitare la cessione di calore all’ambiente esterno ed assicurare allo stesso tempo un maggior sostegno agli organi vitali. Come conseguenza a questa reazione immediata al raffreddamento si ha comparsa di pallore diffuso della cute, che si presenta fredda al tatto. Nel tentativo di generare calore, i muscoli si contraggono e si rilasciano rapidamente ed involontariamente dando origine ai caratteristici brividi. L’aggravarsi o il perdurare dell’ipotermia si associa alla comparsa di incoordinamento muscolare, rigidità e difficoltà di parola. La attività psicosensoriali si alterano, i tremori avvengono ad ondate irregolari fino all’interruzione, la pressione arteriosa cala drasticamente, il polso ed il respiro rallentano fino alla perdita di coscenza.

In definitiva i sintomi generali comprendono:

Cosa fare

In presenza di ipotermia, occorre sdraiare l’infortunato e verificarne i parametri vitali. Dopo aver chiamato i soccorsi, si procederà a togliere gli indumenti bagnati avvolgendo il corpo, la testa ed il collo, ma senza coprire il volto, con coperte ed indumenti asciutti. Se possibile, il soggetto andrà trasportato in un ambiente riscaldato ma non troppo, al riparo dal vento: non strofinare né massaggiare la vittima; vietati anche i bagni caldi e l’esposizione diretta a fonti di calore (un riscaldamento corporeo troppo rapido può provocare improvvise aritmie cardiache, specialmente nelle persone che già soffrono di disturbi cardiovascolari). E’ possibile trasmettere calore al soggetto colpito da ipotermia anche dividendo con esso il proprio tepore corporeo.

Cose NON fare in alcun caso

  • Non supporre che qualcuno trovato sdraiato immobile al freddo sia già morto;
  • Non usare fonti di calore (come acqua calda, una coperta termica o una lampada) per riscaldare la persona;
  • Non dare alcool alla persona.
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