ADISCO

L’Associazione Donatrici Italiane Sangue del Cordone Ombelicale è un un’Associazione di volontariato che300px-Adisco non ha fini di lucro (neanche indiretto) e opera esclusivamente per fini di solidarietà sociale. L’associazione è nata nell’ottobre del 1995 come associazione di donne disposte a donare, dopo il parto, il sangue del cordone ombelicale che sarebbe altrimenti gettato via ed è aperta a chiunque voglia sostenere le sue iniziative. ADISCO a partire dal 2004 è iscritta all’Anagrafe unica delle Onlus, ai sensi dell’art. 11, comma 1 del D.Lgs. 4 dicembre 1997 n. 460. Inoltre dal 17 marzo 2008 si è iscritta nel Registro delle Organizzazioni di Volontariato di cui all’art. 3 della legge Regionale 28 giugno 1993, n°29, Sezione “Sanità”.

Obiettivi

I principali obiettivi di ADISCO sono:

  • promuovere la donazione di sangue del cordone ombelicale e renderla possibile su tutto il territorio nazionale;
  • raccogliere fondi per la ricerca al fine di sviluppare completamente le enormi potenzialità dell’impiego di sangue del cordone ombelicale nei trapianti;
  • consentire la nascita e lo sviluppo della rete di Banche di sangue del cordone ombelicale sul territorio nazionale.

La donazione

Per donare il sangue del cordone ombelicale è necessario essere in buone condizioni di salute, in modo tale da minimizzare il rischio di trasmettere malattie al ricevente. Come per le donazioni di sangue, esistono condizioni cliniche e comportamenti a rischio che ne precludono l’effettuazione. Alcuni criteri riguardano l’esistenza di varie patologie a carico dei genitori e/o famigliari: vengono rilevati con criteri anamnestici mediante dettagliati questionari clinici compilati dal personale sanitario durante il colloquio d’intervista con la donatrice. Altri criteri di esclusione alla donazione sono di natura ostetrico/neonatale e vengono valutati dal personale medico e ostetrico durante la gestazione e al momento del parto:

  • gestazione inferiore a 34 settimane;
  • rottura delle membrane superiore a 12 ore;
  • febbre della madre superiore a 38° al momento del parto;
  • malformazioni congenite del feto;
  • stress fetale.

Come avviene la raccolta

La raccolta avviene al momento del parto, sia vaginale sia cesareo, quando il cordone è già stato reciso e il neonato è stato allontanato dal campo operativo, senza procurare alcun rischio o sofferenza alla madre o al neonato. La raccolta è eseguita da personale ostetrico addestrato secondo metodiche standard, mediante sacche apposite monouso, dotate di dispositivi di sicurezza per l’operatore e di sistemi a circuito chiuso per il campionamento, per assicurare l’integrità della sacca e la sterilità del prelievo. Dopo la raccolta le unità di sangue cordonale vengono etichettate con codici a barre per garantirne la “tracciabilità” (nel massimo rispetto della privacy) futura in sede di “bancaggio” e inserimento del campione del registro donatori. Il trasporto alla Banca avviene entro 36 ore dal prelievo dentro appositi contenitori che assicurino l’integrità e la purezza (assenza di agenti infettivi endogeni).

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