L'aflatossina: cos'è e perché è una minaccia

Comprendere le origini, i rischi e le strategie di prevenzione contro le micotossine più pericolose

Le aflatossine, micotossine prodotte da alcune specie di funghi, rappresentano una delle più gravi minacce per la sicurezza alimentare e la salute pubblica a livello globale. Questi composti tossici, noti per la loro potente azione cancerogena, specialmente sul fegato, possono contaminare una vasta gamma di prodotti alimentari, dall’arachide al mais, dai cereali alla frutta secca, mettendo a rischio la salute degli esseri umani e degli animali.

La minaccia nascosta nel nostro cibo

Le aflatossine sono prodotte principalmente dalle specie di Aspergillus, in particolare A. flavus e A. parasiticus, in condizioni di caldo e umidità elevati. La loro presenza negli alimenti è difficile da rilevare senza l’uso di tecniche analitiche specifiche, poiché sono incolori, insapori e non lasciano tracce visibili. Tuttavia, la loro tossicità è tra le più elevate note, con l’aflatossina B1 classificata come cancerogeno del gruppo 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), indicando prove sufficienti della sua carcinogenicità nell’uomo.

Rischi per la salute e impatti

L’esposizione a dosi elevate di aflatossine può provocare aflatossicosi acuta, una condizione potenzialmente letale caratterizzata da danni epatici acuti, emorragie e, in casi estremi, la morte. Anche l’esposizione cronica a basse dosi può avere effetti devastanti, promuovendo lo sviluppo di tumori al fegato, compromettendo il sistema immunitario e causando danni a vari organi. Inoltre, le aflatossine possono attraversare la catena alimentare, contaminando il latte e i suoi derivati quando gli animali da latte consumano mangimi contaminati.

Strategie di prevenzione e controllo

La lotta contro le aflatossine richiede un approccio multifaccettato, che include il miglioramento delle pratiche di coltivazione, raccolta e stoccaggio degli alimenti, l’utilizzo di varietà resistenti e tecniche di biotecnologia come i semi transgenici. Normative rigorose a livello europeo mirano a limitare la presenza di queste tossine negli alimenti, stabilendo livelli massimi consentiti e promuovendo pratiche agricole che minimizzino il rischio di contaminazione.

Il ruolo del cambiamento climatico

L’incremento delle temperature e l’umidità, conseguenze del cambiamento climatico, potrebbero favorire la proliferazione dei funghi produttori di aflatossine, aumentando il rischio di contaminazione alimentare. È quindi cruciale monitorare l’impatto del cambiamento climatico sulla sicurezza alimentare e adattare di conseguenza le strategie di prevenzione e controllo.

Le aflatossine rappresentano una sfida significativa per la sicurezza alimentare e la salute pubblica. La consapevolezza dei rischi e l’adozione di misure preventive sono essenziali per proteggere la popolazione e garantire la sicurezza degli alimenti.

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