Scopolamina

Definizione

La scopolamina, è un farmaco alcaloide allucinogeno che si ottiene dalle piante della famiglia delle Solanaceae.

Effetti

La scopolamina blocca in modo reversibile i recettori colinergici in particolare impedendo l’interazione tra acetilcolina e i recettori muscarinici e contrastando l’aumento dell’acetilcolina. Gli effetti più comuni sono sonnolenza, amnesia retrograda, tachicardia, blocco vasodilatazione, blocco secrezione salivare, lacrimale, bronchiale, blocco sudorazione, midriasi , impedisce accomodazione oculare rallenta la motilità intestinale, rallenta lo svuotamento vescicale, blocca la chinetosi inibendo vertigini, nausea e vomito. In altri casi può provocare diarrea, eccitazione, agitazione, allucinazioni e coma. Questa sostanza è estremamente tossica e va usata in dosi ridottissime, poiché si rischiano fenomeni di depressione, stanchezza, sonnolenza, delirio, allucinazione, paralisi, stato stuporoso, perdita di coscienza e anche morte. Questo farmaco attualmente viene impiegato in varie terapie, oppure impiegato come collirio per esami oftalmici; in neurologia invece può essere utilizzato come un depressivo del sistema nervoso centrale, mentre se associata alla morfina, induce amnesia ed uno stato di tranquillità noto come sonno di penombra. In odontoiatria può essere utilizzata nell’anestesia ambulatoriale, ed anche per ridurre la salivazione e il riflesso del vomito prima di effettuare impronte dentali; in otorinolaringoiatria è stato utilizzato per asciugare la via aerea superiore prima dell’applicazione di strumenti su di essa.

Fonti

www.wikipedia.org

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