Sedia da evacuazione, perché è essenziale in situazioni ordinarie e straordinarie

Sedia da evacuazione

Cos’è?

Una sedia di evacuazione o di fuga è una sedia a rotelle leggera utilizzata per evacuare un disabile fisico da una Sedia_evacuazionezona di pericolo, come un edificio in fiamme. La sedia è stata progettata per permettere all’operatore il trasferimento della persona giù per le scale in modo più sicuro di quello che potrebbe essere fatto con una normale sedia a rotelle. La sedia d’evacuazione può essere ripiegata diventando di piccolo formato e riposta più o meno allo stesso modo di altri impianti, quali ad esempio idranti ed estintori.

L’evenienza di trasportare o semplicemente assistere disabili in caso d’incendio o altro tipo di emergenza richiede metodiche e comportamenti specifici ed appropriati da parte dei soccorritori.

Gli elementi che possono determinare le criticità in questa fase dipendono fondamentalmente:

1. dalle barriere architettoniche presenti nella struttura edilizia (scale, gradini, passaggi stretti, barriere percettive, ecc.) che limitano o annullano la possibilità di raggiungere un luogo sicuro in modo autonomo;

2. dalla mancanza di conoscenze appropriate da parte dei soccorritori e degli Addetti Antincendio, sulle modalità di percezione, orientamento e fruizione degli spazi da parte di questo tipo di persone.

Queste condizioni si possono verificare contemporaneamente e, pertanto, vanno affrontate e risolte insieme: alla prima va contrapposta una corretta pianificazione degli interventi da apportare nel tempo all’edificio, la seconda si affronta predisponendo misure gestionali opportune, quali l’adozione della “sedia di evacuazione”, e formando in modo specifico il personale incaricato.

Procedure d’utilizzo

1. Posizionarsi su di un lato della sedia

2. Dopo aver messo le mani spingerle verso “l’esterno”.

3. Far uscire il dispositivo di appoggio (posto sul lato posteriore della sedia), da utilizzare per rendere stabile la sedia. Afferrarlo in alto e spingerlo verso la sedia in modo tale da farne fuoriuscire la base, che costituisce l’appoggio. Qualora si decida, invece, di afferrare direttamente dal basso tale dispositivo, sarà sufficiente tirarlo verso l’esterno.

4. Il dispositivo perché sia stabile deve fare uno scatto; per esserne certi basta appoggiare il piede sul punto centrale della staffa.

5. A questo punto deve essere tirata su la struttura che funziona sia da poggiatesta che come “appiglio” nel momento del trasporto sulle scale, nel seguente modo:

– posizionare un piede sull’appoggio in basso in modo da tenere ferma la sedia mentre con le mani viene sfilato verso l’alto il dispositivo sopraccitato (fino a sentire lo scatto di fermo del montante);

– far scorrere verso il basso il poggiatesta.

6. La sedia è ora pronta per essere usata. Posizionarvi la persona da trasportare. Sfruttare l’aiuto della persona stessa se collaborativa altrimenti, per effettuare questa operazione, si dovrà essere in due. Quando la persona è seduta ricordarsi sempre di fissare le cinture di sicurezza presenti sulla sedia.

7. Una volta posizionata la persona da trasportare per poterla spostare deve essere tolto il fermo di appoggio. Sarà sufficiente appoggiare il piede sulla parte nera della staffa e spingere verso il basso.

8. Avvicinarsi alle scale. Quando le ruote davanti sono in prossimità dell’inizio dello scalino inclinare la sedia tirandola verso di voi, fino a sollevare le ruote davanti.

9. Spingere la sedia mantenendola inclinata (ma non troppo altrimenti il dispositivo frenante vi renderà la spinta difficoltosa); quando la ruota sarà nel vuoto il pattino avrà già fatto presa sullo scalino.

10. Continuare nella spinta in avanti della sedia. Il pattino frenante aderirà ai gradini. A questo punto non resta che continuare a spingere in avanti (mantenendo la sedia inclinata) fino ad arrivare al pianerottolo. Quando si arriva al pianerottolo o al piano terra la sedia deve essere rialzata e messa in modo che si riappoggi su tutte e 4 le ruote.

Potrebbe piacerti anche