Soffocamento: che cosa è, che cosa occorre fare

Cos’è

E’ il caso del corpo estraneo penetrato nelle vie respiratorie, e deve essere distinta in ostruzione completa ed in ostruzione parziale. Le vie aeree possono essere ostruite o per la presenza di corpi estranei quali cibo, vomito, o, specie nei bambini piccoli, oggetti, giochi o dolci, o per patologie che provocano un rigonfiamento acuto delle mucose della gola (edema della glottide). In presenza di un soggetto incosciente, anche la lingua cadendo all’indietro, può impedire all’aria di penetrare.

Soffocamento, sintomi

In caso di ostruzione parziale, il soggetto mostrerà difficoltà nel respirare e nel parlare mentre, in caso di ostruzione completa, il paziente apparirà incapace di parlare, tenderà a manifestare una più accentuata coloritura bluastra della pelle e delle labbra (cianotico), e porterà le mani al collo afferrandolo. La distinzione fra ostruzione completa ed ostruzione parziale orienta l’intervento del primo soccorritore. In caso di ostruzione parziale, questo non interviene, e limita ad invitare il paziente a tossire per meglio eliminare gli oggetti che ostruiscono parzialmente le vie aeree. Nel caso in cui il soccorritore arrivi a soggetto già incosciente, dovrà evidenziare la presenza o l’assenza di attività respiratoria spontanea. Per far ciò, procede secondo la modalità GAS, Guarda-Ascolta-Senti. :

  • Guarda se il torace della vittima si muove o meno;
  • Ascolta se dalla bocca o dal naso della vittima provengono suoni compatibili con l’attività respiratoria;
  • Sente sulla propria guancia se un flusso d’aria provenga o meno dalla cavità buccale.

Soffocamento, cosa fare

Il soffocamento può determinare una situazione di estremo rischio per l’infortunato. Il soccorritore dovrà, quindi, mettere immediatamente in atto una serie di manovre specifiche. Gli interventi devono seguire una sequenza molto precisa. Per prima cosa, bisogna distinguere se il soggetto sia cosciente o meno. Se il soggetto è cosciente, si metterà immediatamente in atto un protocollo comprendente 6 colpi con mano a palmo in sede intrascapolare (“ad uscire”) alternati a 6 ripetizioni della manovra di Heimlich fino all’espulsione del corpo estraneo o alla perdita di coscienza del paziente. Nel caso di un soggetto privo di coscienza, si verifica prima di tutto se il corpo estraneo si trovi o meno a livello della cavità buccale. Il primo soccorritore si dispone alla destra dell’infortunato. L’apertura della bocca si effettua ponendo la propria mano sinistra sulla fronte dell’infortunato e flettendo delicatamente il capo all’indietro. Il pollice e l’indice sono in prossimità del naso in modo da permettere una rapida chiusura di quest’ultimo nel caso in un cui la respirazione artificiale diventi necessaria. Con la mano destra delicatamente applicata sotto il mento della vittima, il soccorritore accompagna il movimento della testa, quanto più delicatamente possibile. Durante queste manovre, il capo non dev’essere mai ruotato dato il non trascurabile rischio di lesioni a carico della colonna vertebrale. Infine si pone il soggetto senza conoscenza nella posizione laterale di sicurezza, e si colpisce tra le scapole. Nel frattempo, cercando di non abbandonare il soggetto, chiedete a qualcuno di chiamare il soccorso con il 118.

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