Trasfusione, il risultato di un dono che spesso salva delle vite

Si denomina trasfusione l’atto in cui il sangue di un soggetto donatore viene immenso nelle vene del soggetto ricevente. Vi sono tre tipi di trasfusione:

  • trasfusione omologa nel caso in cui donatore e ricevente siano imparentati;
  • trasfusione eterologa nel caso in cui il donatore sia estraneo;Trasfusione
  • trasfusione autologa nel caso in cui si tratti di autotrasfusione;

La trasfusione può essere fresca o conservata ma può anche essere intera o parziale, nel secondo caso è possibile scindere alcuni elementi quali:

  • Piastrine concentrate in caso di piastrinopenie gravi;
  • Plasma Conservato quando si verificano emorragie caratterizzate da perdita di fattori della coagulazione;
  • Plasma fresco in caso di emorragie da coagulopatie.

Utilità

La trasfusione è necessaria qualora si necessiti il reintegro di sangue perduto in casi di:

  • interventi chirurgici;
  • trapianto d’organi;
  • parto;
  • carenze di componenti del plasma.

Esecuzione

Per effettuare una corretta trasfusione bisogna innanzitutto determinare il gruppo sanguigno del ricevente e del donatore (A, B, 0 o Rh negativo/positivo), ricercare degli anticorpi irregolari, effettuare il test delle malattie infettive sul donatore quindi effettuare prove di compatibilità. Una volta svolte queste procedure si preleva il sangue dal donatore vi si aggiunge una sostanza anticoagulante e conservante ed è pronto per essere trasfuso intero o scisso nei suoi componenti. Nel caso in cui non vi sia la possibilità di avere un donatore immediato si fa ricorso alle emoteche ovvero banche del sangue.

Complicazioni

Questa procedura, come qualsiasi altro trapianto, può presentare delle complicazioni poiché può dare luogo a fenomeni d’incompatibilità, di rigetto nel caso in cui gli anticorpi del ricevente attacchino i globuli rossi del donatore (i sintomi sono: febbre, nausea, brividi, dolori, shock anafilattico, insufficienza renale e fenomeni allergici) o alla trasmissione di malattie quali AIDS, epatiti, sifilide o il morbo di Chagas nel caso di sangue infetto del donatore.

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