Genova, tragedia in porto, i soccorsi immediati non riescono ad evitare un tragico epilogo

Intorno alle 23.00 di martedì scorso la Portacontainer Jolly Nero, di proprietà della Messina&C, durante una manovra all’interno del porto di Genova, precisamente nei pressi del molo Giano, ha centrato in pieno una banchina con la sovrastante torretta di controllo.

Nell’impatto, la torretta è crollata nelle acque del porto del capoluogo ligure e i soccorsi immediati non sono bastati per evitare l’epilogo di una tragedia che farà discutere a lungo riguardo la sicurezza all’interno dei porti.

Scene di panico che non si vedevano da tempo, operatori del 118 e pompieri alle prese con un’operazione complicatissima: liberare i superstiti dai detriti della torretta e cercare coloro che invece erano precipitati in acqua.

Purtroppo sono 7 le vittime, non ce l’hanno fatta secondo le prime indiscrezioni, due marinai e un capitano della marina del porto di Genova; i feriti da codice rosso e quelli in modo lieve sono stati portati tutti negli ospedali limitrofi.

aggiornamento 10-05-2012

Intervento massivo quello dei soccorritori impegnati nella delicatissima operazione di salvare le persone intrappolate all’interno delle macerie della torretta crollata la notte di martedì scorso a Genova. 20 le ambulanze impiegate, 2 automediche e un supporto davvero importante da parte degli psicologi dell’emergenza, ecco la macchina dei soccorsi delle prime ore appena successive alla clamorosa tragedia. Gli psicologi hanno svolto un ruolo importantissimo nelle fasi del primo soccorso; sono stati di fondamentale importanza nel rintracciare i numeri di parenti e amici proprio in quelle concitate ore della notte, fornendo un supporto psicologico alle vittime in un momento dove la tensione e la paura erano più che palpabili.

 

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