Ricerca dispersi in Valnure, ancora nessuna traccia di padre e figlio

AGGIORNAMENTO ORE 13.30 –  E’ stato trovato intorno alle ore 13.00 , grazie ad un sorvolo aereo compiuto da Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico su un elicottero AW 139 dell’Aeronautica Militare proveniente dal 15° Stormo di Cervia, il mezzo fuoristrada sul quale viaggiavano le persone che ancora risultano disperse nella furia del torrente Nure. Su indicazione di alcuni agenti del Corpo Forestale dello Stato che perlustravano a piedi il greto del fiume non distante dal ponte di Spettine, nel comune di Ponte dell’Olio, il velivolo militare ha verricellato un tecnico che ha ispezionato alcune lamiere affioranti dai detriti. Sebbene il mezzo fosse semi sepolto dal fango, è stato possibile individuare la marca dell’auto e – dopo aver fatto confluire sul posto una ruspa per estrarre il mezzo- è stato confermato il ritrovamento del Suv su cui viaggiavano padre e figlio, che tutt’ora risultano ancora dispersi.

Sul posto sono subito state fatte confluire squadre di terra del Soccorso Alpino, del Corpo Forestale, dei Carabinieri, della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco, oltre alla Protezione Civile.

 

Ponte dell’Olio (PC) – Continuano le ricerche, da parte del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico e degli agenti della Guardia Forestale, delle due persone disperse nell’alluvione che ha colpito la Val Nure. Nella prima mattina di oggi Martedì 15 settembre le ricerche delle due persone ancora disperse – padre e figlio – dalla notte tra il 13 e 14 settembre scorso, sono attive. L’auto dei due uomini è stata colpita dalla piena del Torrente Nure, che ha già provocato il decesso di una persona, alcuni feriti e numerosi danni a manufatti e abitazioni. Dalle 07.00 di stamattina, con campo base presso gli impianti sportivi di Ponte dell’Olio (PC), due squadre del SAER provenienti dalle stazioni Monte Alfeo di Piacenza e Monte Orsaro di Parma, stanno collaborando con la macchina dei soccorsi, scandagliando l’argine sulla destra orografica del Torrente Nure.

IL SOCCORRITORE MIRACOLATO –  Può dirsi miracolato, anche se preferisce dire “mi sono giocato un jolly”, Massimo Chiavazzo, il piacentino di 42 anni che ieri notte ha rischiato la vita dopo essere stato travolto dalla corrente del fiume, proprio mentre si abbatteva sul Piacentino l’alluvione che ha devastato numerosi paesi in Valtrebbia e Valnure. E il suo destino, fortunatamente positivo, si lega in modo inquietante a quello tragico di Luigi Albertelli, l’agente dell’Ivri che ha perso la vita e il cui corpo è stato trovato nel pomeriggio di oggi, lunedì 14 settembre, a Castello di Riva di Pontedellolio.  CONTINUA SU PIACENZA24

NEL FIUME IN PIENA, SALVO PER MIRACOLO UN SOCCORRITORE – IL RACCONTO SU PIACENZA SERA

 

ANCHE UN HH139 IN AZIONE –  Un elicottero HH-139 dell’Aeronautica Militare è impegnato dalle prime ore di questa mattina nelle Operazioni di ricerca di due dispersi in seguito all’alluvione nel piacentino.

L’equipaggio in prontezza di allarme è partito su ordine del Rescue Coordination Center del Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (FE) a seguito della richiesta del soccorso alpino dell’Emilia Romagna.

L’elicottero, dopo aver rifornito, si è alzato nuovamente in volo dal 15° Stormo di Cervia (Ravenna) per imbarcare del personale del soccorso alpino che lo attendeva a Ponte dell’Olio (PC) per attività di ricerca e soccorso.

L’equipaggio è composto da personale altamente qualificato addestrato ad operare in situazioni di urgenza ed in condizioni meteo ed ambientali critiche che richiedono prontezza e abilita collaudate. Sono oltre duecento le ore di volo che l’Aeronautica Militare ha effettuato dall’inizio dell’anno con i propri velivoli in ricerca e soccorso e trasporti sanitari d’urgenza a favore della collettività.

Il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare garantisce 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, nonché concorre ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi. Il livello addestrativo degli equipaggi, le caratteristiche delle macchine in dotazione nonché l’impiego di apparecchiature e tecniche speciali, quali l’utilizzo di visori notturni, fanno spesso dell’Aeronautica Militare l’unica componente in grado di gestire con successo le situazioni di emergenza più complesse grazie, ad esempio, alla capacità d’impiego di giorno, di notte e in condizioni meteo marginali. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato circa 7000 persone in pericolo di vita.

 

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