Uber, dopo i taxi sarà concorrenza con le ambulanze?

Da Uber a Uber-FirstAid? Si. L’app per il carsharing potrebbe avere uno spin-off dedicato alla prima emergenza. Un team di ragazzi italiani (Andrea Raia, Andrea Zanino, Pierpaolo Bivio e Francesco Sguinzi) della Fondazione Accademia di Comunicazione hanno studiato una nuova potenzialità per Uber, la discussa applicazione che permette agli utenti di fornire un passaggio ad un’altra persona iscritta nella comunità degli utilizzatori dell’applicativo,a prezzi molto ridotti.

Uber ha scatenato molte polemiche in Italia (per capire qualcosa di più su Uber leggi Il Post qui oppure qui) e questa nuova versione ipotizzata dal team italiano potrebbe avere l’effetto di cambiare il punto di vista dell’opinione pubblica rispetto a questo servizio. 

Nelle grandi città dove è attivo il tempo di risposta ad una chiamata d’emergenza è poco più di 7 minuti, che possono essere la differenza fra la vita e la morte. Con il rapido incremento di utenti Uber nelle più grandi metropoli, le macchine possono arrivare nel luogo dove una persona sta male in circa 3 minuti. Questo progetto vuole dare anche agli autisti certificati una formazione specifica, con un corso di primo soccorso ed equipaggiamenti salvavita. Quando il 911 riceve una chiamata d’emergenza, la macchina convenzionata più vicina può correre sulla scena, e una volta lì, l’autista può provvedere con eventuali manovre salvavita prima che l’ambulanza arrivi.

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