Di corsa a Gerusalemme, per aiutare l'ospedale dei bambini

PARMA, Italia –  Il Baby Hospital di Betlemme e i suoi volontari hanno un nuovo grande sostegno. Si tratta del gruppo di amici, tutti italiani, che negli ultimi anni sono riusciti a raccogliere quasi 25 mila euro di donazioni. Tutte a favore della struttura che fornisce ospitalità a bambini e mamme in difficoltà e in emergenza, persone che vivono in una condizione di fragilità e precarietà perché risiedono a ridosso del muro che divide Israele dalla Palestina.

UN AIUTO PER I BIMBI – L’idea della donazione è stata di Antonio Mascolo, direttore di Repubblica Parma e giornalista di grande esperienza, che nel 2012 ha messo all’asta 150 fotografie: un’eccezionale racconto degli istanti di vita di un reporter e dei luoghi in cui ha vissuto viaggi, storie e avvenimenti. Da quella prima raccolta di fondi ne sono state fatte altre, che hanno permesso di raggiungere la ragguardevole donazione per la struttura costruita in terra palestinese.
“L’iniziativa – spiega Mascolo – è nata per ricordare due amici scomparsi nel 2010, Patrizia Grossi e Sergio Capobianco. Con Patrizia eravamo stati al Baby Hospital di Betlemme, Sergio non è mai riuscito a venirci. La promessa è stata quella di fare qualcosa per quelle straordinarie persone che, a ridosso del Muro israeliano, aiutano e curano madre e bimbi indipendentemente dalla nazionalità e dalla religione”.

Quest’anno al Baby Hospital di Betlemme si recherà un gruppo di circa ottanta persone, in concomitanza con la Maratona di Gerusalemme, l’evento che ogni anno chiama nelle terre israelo-palestinesi migliaia di appassionati podisti e maratoneti.

 

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