Storia delle associazioni d'Italia: La Croce Bianca di Albenga

16 Luglio 1947

La Croce Bianca si trova partecipe di un avvenimento particolarmente doloroso: l’affondamento della motobarca “l’Annamaria” nel mare di Albenga.  A bordo del natante si trovavano più  di 90 persone tra bambini ed accompagnatori, quando questo urtò un palo sommerso ed affondò. Morirono annegati 44 bambini, 3 loro maestre e la figlia di una di esse. Gli altri bambini superstiti tornarono a riva grazie agli sforzi degli albenganesi accorsi sul posto e fra essi i nostri militi. In questa triste occasione la sede della P.A. si trasforma in una grande camera ardente in cui vengono allineati i corpicini dei bambini tra un mare di fiori bianchi. Fu la più grave catastrofe relativa a minori dal dopo guerra ad oggi. Fu riportata da tutta la stampa nazionale, in particolar modo dal giornalista Dino Buzzati. In ricordo di questa triste tragedia i militi vollero battezzare la Fiat 1100 con il nome de “L’Annamaria”.

Fiat 1100 Annamaria 1938
L’autoambulanza Fiat 1100 del 1938 battezzata Annamaria in onore del naufragio della motobarca

 

 

1948/1976

L’attività procede con impegno costante. Grazie ai notevoli progressi tecnici e meccanici di questi decenni la Croce Bianca rinnova costantemente il parco macchine per offrire un servizio sempre adeguato. In questi anni viene concesso dall’ente ospedaliero il primo furgone, un Fiat 238 dotato di due barelle ed un vano sanitario più ampio. Ad esso fece seguito un altro Fiat 238 a tetto rialzato “l’Unificato” destinato al soccorso negli incidenti stradali.

Questi anni sono anche densi di date salienti per testimoniare la solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite da eventi naturali. Il 26 novembre 1966 un gruppo di militi parte per Sulmona con la Fiat 1800 ed un autotreno, trasportando viveri, medicinali e indumenti offerti dalla cittadinanza di Albenga per far fronte all’emergenza derivante dalla nuova alluvione per lo straripamento del Tagliamento.

Sempre nel 1966 un grosso dramma colpì la vicina città di Borghetto Santo Spirito: un palazzo in costruzione sprofondò nel terreno causando la morte ed il ferimento di coloro che vi stavano lavorando. Chiamati i nostri militi furono i primi ad arrivare. Da qui l’idea di creare una sede nella città: in breve tempo la Croce Bianca di Borghetto S.S. diventa una realtà tuttora attiva.
Nell’ottobre del 1970 i nostri militi affiancano i militi di Genova nelle operazioni di soccorso alla popolazione in seguito all’alluvione.

Nel maggio del 1976 i militi della Croce Bianca di Albenga sono impegnati ad Osoppo, in prima linea nelle operazioni di soccorso a seguito del terremoto del Friuli rimanendo otto giorni nelle zone terremotate, loro stessi accampati in tende di fortuna. In quell’occasione un agente della polizia municipale di Albenga, intervenuto insieme ai Militi, perde tragicamente la vita durante le operazioni di soccorso a causa di ulteriori scosse sismiche.

1980

E’ in questo anno che i nostri militi sono chiamati ad affrontare una nuova calamità naturale: il terremoto in Irpinia. La Croce d’Oro di San Vito dei Normanni è distrutta: a loro vengono donate due ambulanze usate per la ripresa del servizio verso il prossimo. L’esigenza di trasferire pazienti politraumatizzati dall’Ospedale di Albenga al San Martino di Genova determina la necessità di allestire un Centro Mobile di Rianimazione inaugurato nel 1982: questa è la prima ambulanza “moderna” della Croce Bianca di Albenga e il primo Centro Mobile di Rianimazione del comprensorio. Entrano a far parte del parco macchine i primi Fiat Ducato attrezzati per emergenze stradali.

1981

La continua crescita del numero dei servizi e l’estensione del raggio di intervento verso comuni distanti dalla sede fa nascere l’esigenza di dislocare militi e mezzi di soccorso sul territorio. Da queste premesse sarebbe derivata la fondazione delle “sezioni” della nostra sede madre.
Il 1° ottobre del 1981 la prima a nascere è Villanova d’Albenga che a portato le ambulanze della Croce Bianca in Val Lerrone.

1985

Nel volgere di cinque anni la città di Garlenda viene scelta per l’apertura di un’altra sezione della Croce Bianca. Il 15 aprile 1985 la città riceve dalla sede madre la prima ambulanza con il compito di portare soccorso nella Val Lerrone.

1990

In questo anno e precisamente il 23 settembre 1990 la Croce Bianca da vita alla sua terza sezione nel comune di Arnasco.

1994/1995

A novembre del 1994 Albenga viene colpita da una grave alluvione e ben sei ambulanze rimangono danneggiate, di cui 4 in modo irreparabile, ma ancora una volta il generoso contributo di alcuni cittadini ed enti, oltre all’operosità dei volontari e dei dirigenti, consente in breve tempo il rinnovo del parco. Ricordiamo inoltre che la partecipazione della Croce Bianca alle operazioni di soccorso in occasione di diverse calamità naturali, porta l’Associazione ha dotarsi di una nuova ambulanza fuoristrada Land Rover 110 in grado di raggiungere anche le zone più impervie.

Il 1° luglio 1995 nasce il sistema di Emergenza Territoriale 118 Savona Soccorso con il fattivo contributo delle associazioni locali e della Croce Bianca Albenga come capofila dell’Ambito 1 Savonese.

Tuttavia le risorse pubbliche non consentono di allestire un servizio di Automedica per il ponente della provincia. Questo diventerà un progetto che vedrà affiancate le pubbliche assistenze della zona ed il Servizio 118.

1998/1999

Nel 1998 viene acquistata dall’Associazione la prima auto medica “Sierra 2” guidata da volontari a cui si affianca un medico e un infermiere professionale, attiva 24 ore su 24.

Il servizio prende definitivamente avvio il 1° agosto 1999 presso la nostra Associazione.

Nel 1998 l’Associazione partecipa con la colonna ligure all’assistenza a seguito del terremoto del 26 settembre 1997 in Umbria e Marche, garantendo una rotazione continua di squadre per una permanenza totale di ben 60 giorni.

Sempre con la colonna ligure, dal 3 al 15 maggio 1999,  aderisce alla Missione Arcobaleno in Kosovo, allestendo il campo profughi di Valona. In quell’occasione un’ambulanza verrà lasciata in donazione al campo ed un’altra subirà un incidente al ritorno, per fortuna con conseguenze non gravi.

Il 24 ottobre 1999 inizia la sua attività la sezione di Erli, un’altra realtà del soccorso che prende il suo insediamento in Val Neva.

2001

Al nucleo dei militi della Sezione di Arnasco si affianca un gruppo di volontari del vicino comune di Vendone, così che la sezione verrà ampliata in Arnasco-Vendone.

2002

Il 10 marzo 2002, in occasione del novantesimo di fondazione, nasce il Comitato Dame Patronesse. Che si assume l’impegno di organizzare attività di sensibilizzazione e raccolte fondi, i cui proventi possono essere destinati al sostegno dell’Associazione o all’aiuto di popolazioni bisognose.

2003

La Pubblica Assistenza vanta ormai almeno una sezione in tutte le valli. Mancava però la più remota dalla costa, condivisa dalle provincie di Savona e Cuneo: la Val Pennavaire.

Questa sezione viene fondata il 5 luglio del 2003 e viene organizzata su tre entità distinte ma cooperanti tra loro: Alto, Nasino e Castelbianco.

2004-2016

I servizi continuano a crescere esponenzialmente, salvo la flessione subita nell’ultimo quadriennio a causa della riorganizzazione del sistema ospedaliero nella provincia di Savona.

Continua inoltre la partecipazione, anche prolungata, agli interventi di protezione civile sui luoghi colpiti da calamità: nel 2008 a L’Aquila, nel 2012 con un presidio di 60 giorni a Vernazza e Cinque Terre, fino al recente sisma del Centro Italia.

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